Carabiniere rapina una farmacia e poi torna al lavoro: arrestato - Live Sicilia

Carabiniere rapina una farmacia e poi torna al lavoro: arrestato

È stato tradito dalle immagini riprese dalle telecamere della zona
LE INDAGINI
di
2 min di lettura

Un carabiniere ha fatto irruzione nella farmacia, di via Garibaldi a Bologna, armato e con il volto coperto da una mascherina chirurgica, ha puntato la pistola contro la farmacista e l’ha intimata di consegnarle quanto c’era in casa, che ammontava a circa 700 euro ed è fuggito via. Si è introdotto in una pizzeria, si è cambiato ed è tornato al proprio lavoro, alla Banca d’Italia di Bologna, come se nulla fosse accaduto.

Gli agenti della polizia si sono subito messi in azione e hanno cercato il colpevole del colpo avvenuto il 3 novembre. Gli agenti hanno raccolto ascoltato i testimoni che hanno fornito anche una sommaria descrizione del rapinatore e visionato le telecamere di sorveglianza della farmacia e fatto partire le indagini.

Durante le indagini, però, lo stupore. Controllando le immagini delle telecamere, hanno visto il rapinatore entrare nella pizzeria. Così sono andati a chiedere al titolare se per caso conoscesse quell’uomo: “Sì – ha risposto – , viene spesso, lavora alla Banca d’Italia“.

I poliziotti sospettano si tratti di un carabiniere. La collaborazione con l’Arma è immediata. I carabinieri e i poliziotti identificano il rapinatore in un maresciallo di 59 anni effettivo al nucleo della Banca d’Italia, naturalmente incensurato con un ruolo non operativo.

Gli agenti hanno eseguito una perquisizione in casa dell’uomo ed è stata trovata la Beretta, legalmente detenuta, usata per la rapina. L’agente ha confessato, ha parlato di debiti accumulati per la ristrutturazione di casa ma anche per mantenersi sfizi e vizi.

Il maresciallo è stato arrestato per rapina aggravata e portato in carcere. Secondo quanto emerso dalle indagini, il giorno della rapina era in servizio, si è allontanato giusto il tempo di portare a termine il suo piano. Durante l’interrogatorio di garanzia ha ammesso le sue responsabilità e ha spiegato al giudice di aver fatto quella rapina per problemi economici. 

Per mantenere un tenore di vita che non poteva permettersi ha accumulato debiti che non riusciva più a onorare. Le indagini continuano su questo e altri aspetti, soprattutto per escludere che abbia messo a segno altri colpi in passato anche se lui ha negato. Ora è in carcere, l’arma dei carabinieri lo ha immediatamente sospeso dal servizio e ha avviato un procedimento disciplinare.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI