Palermo: il Covid e l'igienizzante: "Non fu frode in commercio"

Il Covid, la paura e l’igienizzante: “Non fu frode in commercio”, assolta

Sotto processo una negoziante
IL PROCESSO
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PALERMO – Non voleva raggirare i clienti spacciando per prodotto sanitario un semplice detergente. Il giudice Claudia Camilleri ha assolto S.A., titolare di un negozio a Carini. I fatti risalgono al giugno 2020, in piena emergenza Covid.

Secondo l’accusa, per vendere il prodotto con la scritta “Elite” esposto sul banco era necessaria “una specifica autorizzazione da parte del ministero della Salute o della Commissione europea”. Da qui l’accusa di frode in commercio.

L’avvocato Dario Falzone

I legali della commerciante, Dario Falzone e Vincenzo Galati, hanno spiegato che la composizione del prodotto era ben specificata e non potevano esserci fraintendimenti. Insomma, non poteva essere scambiato per un sanificante capace di contrastare il virus nei giorni della grande paura.


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