CARINI (PALERMO) – Il giudice della quinta sezione civile Daniela Galazzi ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Carini contro l’azienda che aveva realizzato la costruzione della vasca di raccolta e sollevamento in contrada Predicatore per i liquami.
Dopo alcune fuoriuscite dalla struttura che hanno provocato l’inquinamento nella costa l’amministrazione ha citato in giudizio la Viman s.r.l in qualità di capogruppo della Ati costituita dalla predetta Viman e da Savatteri Costruzioni per ottenere il risarcimento dei danni conseguenti ad una non corretta esecuzione dei lavori di costruzione della vasca e della condotta idrica del comune di Carini, appaltati, ad aprile 2005.
La tesi dell’ente
Lavori non eseguiti a regola d’arte secondo l’amministrazione visto che già ne 2009 si erano verificatele prime perdite. E’ stato richiesto al Tribunale “di risarcire il danno patrimoniale subito, quantificato in 860 mila euro”.
La società difesa dall’avvocato Giuseppe Ribaudo, ha contestato la ricostruzione dell’amministrazione sostenendo che le rotture erano da ricondurre alle riparazioni effettuate sui quadri elettrici di comando e controllo delle elettropompe e sul gruppo elettrogeno danneggiati in seguito ad episodi di vandalismo che si sono verificati a Carini.
Il verdetto
Il giudice ha accolto le tesi delle imprese in quanto il Comune avrebbe dovuto agire entro l’anno dalla scoperta dei vizi nella esecuzione dell’appalto, il diritto del committente si prescrive in un anno dalla denuncia.