"L'avete ammazzato a Bartolone?"| Messicati Vitale: il delitto mancato - Live Sicilia

“L’avete ammazzato a Bartolone?”| Messicati Vitale: il delitto mancato

Antonino Messicati Vitale e Carmelo Bartolone

Carmelo Bartolone, un tempo uomo di fiducia di Bernardo Provenzano, era un morto che camminava. Lo sapevano tutti. La conferma arriva anche dalle intercettazioni che hanno portato all'arresto di Antonino Messicati Vitale, presunto capomafia di Villabate.

PALERMO – Carmelo Bartolone era davvero un morto che camminava. Lo sapevano tutti. E tutti aspettavano che lo ammazzassero. La conferma arriva anche dall’inchiesta che ha portato all’arresto di Antonino Messicati Vitale.

La sera del 10 settembre di un anno fa, Bartolone arrivò all’ospedale Civico di Palermo. La lombosciatalgia di cui disse di soffrire era un pretesto per chiudere la sua breve latitanza, iniziata pochi mesi prima quando i carabinieri scoprirono che si era allontanato da casa. Bartolone era sottoposto alla sorveglianza speciale dopo avere finito di scontare sette anni e mezzo di carcere per mafia. Era uno dei fiancheggiatori di Bernardo Provenzano, condannato al processo “Grande mandamento”.

E così i militari non poterono neppure eseguire – era l’8 maggio scorso – il successivo ordine di arresto per l’accusa, contestata a Bartolone, di essere stato il braccio destro del presunto capo mafia di Bagheria, Gino Di Salvo. Bartolone si era dato alla macchia per evitare i proiettili. Forse per via di alcuni investimenti sbagliati fatti con i soldi del clan. C’è chi non aveva gradito lo sperpero dei soldi di Cosa nostra. Chi avrebbe emesso la sentenza di morte non eseguita?

“Comunque, dopo che lui (il pentito parla di Antonino Messicati VItale ndr) se n’è andato alla latitanza – ha messo a verbale Sergio Flamia – sono cominciate qualche rapporto che ci vedevamo tramite computer, tramite internet su Skype, che lui si contattava con Silvio Girgenti; in una di queste occasionali saluti, che… ci sentivamo… mi domandava di Carmelo Bartolone… come era finita con Carmelo”.

Non era banale curiosità perché, ha specificato Flamia, Messicati Vitale chiedeva informazione “nel senso che dice ‘… l’avete ammazzato? Non l’avete ammazzato?… e da questo ho capito che lui si sentiva con Lauricella Totino, perché Lauricella Totino era colui che portava avanti il discorso per ammazzare Bartolone Carmelo… io entrando nella gioielleria del Girgenti, lui era collegato con me l’ha fatto, ci siamo salutati tramite il computer e mi ha chiesto di Bartolone facendomi capire ‘quando vi sbrigate”, nel senso che “Carmelo chi dici? Quannu v’allistiti?’ nel senso quando l’ammazzate a chistu Bartolone”.

E Bartolone, che non era l’ultimo arrivato, si presentò in ospedale. Di fatto si consegnò alle forze dell’ordine. E ebbe salva la vita,


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