Caro sindaco di Palermo... - Live Sicilia

Caro sindaco di Palermo…

Palermo 2012, la lettera
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Caro sindaco venturo di Palermo. Non so che faccia avrai. Ma posso immaginare le dimensioni del tuo fegato e del tuo colon, un minuto dopo le elezioni. Parafrasando: governare Palermo è inutile. E’ come riordinare una stanza percossa da un vento incessante. Tu rimetti i temperamatite sulla scrivania. Riponi i libri nello scaffale. Sistemi il poster della squadra. Rimbocchi per benino le lenzuola alla tua ombra nel letto. Di botto, un soprassalto di finestre, una fortissima corrente d’aria. Sei costretto a ricominciare. Ergo, sindaco che verrai, nutro già un certo sospetto sulla tua voglia di occupare la poltrona dello sfigato di turno di Villa NiscemiPalazzo delle Aquile. O sei pazzo. Oppure pensi di guadagnarci. Allora sei scemo. Forse un sindaco pazzo sarebbe l’esca necessaria per trarre fuori la città dalla palude che l’avvolge. Un sindaco scemo? No, grazie.

Insomma – signore del nulla, destinato a regnare sulle macerie metropolitane e dovrai contentarti di un sorso di serenità in un oceano di fiele, se mai arriverà – visto che già esisti, pur non conoscendo il tuo volto, il qui presente cittadino avrebbe delle richieste. Tu penserai: da porci o da sottoporci? Fa lo stesso. Io spero di una speranza dissennata, del resto credo ancora nel mistero della grotta e di Gesù Bambino, ora che viene Natale. Ecco il mio decalogo. No, non preoccuparti, non ti tedierò con le solite lamentele (munnizza, ciaffico, etc, etc). Ho altre frecce nel cuore.

1 Vorrei una città capace di amare i disabili, almeno quanto è amata disperatamente da loro. Senza macchine sui passaggi o nei posteggi riservati. Con una faccia dolce e solidale a ogni angolo.

2 Vorrei un cimitero degno dei morti. Ché non rimpiangano troppo la vita, visto che sono morti.

3 Vorrei un cane e un gatto adottati in ogni quartiere. Poi, lanceremo la campagna per l’adozione dei pipistrelli che avranno pure i loro diritti.

4 Vorrei Biagio Conte assessore alle Attività Sociali.

5 Vorrei molte donne in giunta e un paio di omosessuali.

6 Vorrei un assessorato per i diritti degli esclusi. Non delle minoranze e dei più deboli. Proprio degli esclusi.

7 Vorrei il mare pulito, tutto intorno dove si arriva con lo sguardo.

8 Vorrei più giochi per i bambini.

9 Vorrei meno bambini nei bassi dell’Albergheria, magari nessuno.

10 Vorrei una città di persone gentili, governata da un sindaco pazzo. Ma buono.

Ps. Se riesci perlomeno in un terzo, sindaco che sarai, il gastroenterologo l’offro io.


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