Siete l'unico giornale che segue questa vicenda puntiualmente, senza fare sconti, mostrando quel coraggio e impegno di cui i siciliani hanno bisogno per sperare di riportare la poltica ai valori dell'onestà, competenza e impegno, senza i quali questa terrà continuerà nel suo sottosviluppo morale, cultururale e sociale, per cui i giovani migliori continueranno a scappare e chi resta si lamenta, si rassegna, si adegua.


Tutta propaganda elettorale, i Netini e gli altri cittadini, dovrebbero leggere l’articolo pubblicato proprio oggi sul corriere della sera online a firma di Milena Gabanelli “i 300 reparti da chiudere perchè non sono sicuri”.
i social hanno sdoganato l’ignoranza e loro ricompaiono, invece di vergognarsi ancora in giro sono
Bravi i giovani di Casa Pound. Difendono i legittimi interessi del Popolo Siciliano.
La Sanità non può essere privata dei punti nascita e del reparto di Ginecologia a Noto così come in altre realtà Siciliane. Il Governo della Regione si dia una smossa e tolga i baroni dagli Ospedali e faccia piazza pulita di molti direttori e dirigenti che stanno continuando a rovinare la Sanità nelle Asp e negli ospedali.
Casa POUND Sembra fantascienza invece è la triste REALTÀ.
Sono squali e sciacalli inconcludenti, non portano proposte, ma si incuneano nelle situazioni problematiche, arrecando odio e divisione anzichè risoluzione dei problemi. Il tutto nella speranza di raccattare il voto di qualche sempliciotto che si beve le loro balle come se fossero vangelo…
I fasci sono sempre pronti a schierarsi apparentemente a favore del popolo, salvo poi a “fotterlo” come fece il testone nel ventennio.
Ma l’assessore Razza non doveva risolvere i problemi della sanità siciliana?
Siciliani popolo di vinti e “ammuccatura” (creduloni come si dice oltre la linea gotica).
ma come si fa a non capire che i piccoli ospedali (…ospedali si fa per dire) non sono sicuri e che la cattiva politica dei campanili che cavalca l’ignoranza finisce per disperdere pericolosamente le esigue risorse che la Sicilia a disposizione, ostacolando la razionale concentrazione di attività sanitaria, fondamentale garanzia per assicurare a tutti noi una adeguata risposta alla malattia acuta, alle situazioni di urgenza e di emergenza?
qui nn si sta discutendo di chiudere sale operatorie di ultima generazione ma di pronto soccorso, ovvero posti dove un minuto in più può fare la differenza tra la vita e la morte, specialmente quando si parla di bambini, rischi di soffocamento ecc. Si vuole ricordare il caso di un ragazzo di un paesino che nn molto tempo fa morì dissanguato prima di arrivare a chilometri di distanza nel punto d’eccellenza!