CATANIA – “Approssimazione e difetto di umiltà”. Con questi due aggettivi, il professore di economia politica ed ex candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative, Maurizio Caserta, giudica l’operato dell’amministrazione Bianco nei primi sei mesi di governo della città. “Bisogna criticare – spiega – non come esercizio fine a se stesso, ma come parte integrante del processo democratico”. E di critiche, il professore, ne ha fatte molte, a cominciare da quello che, secondo lui, è l’errore più grosso effettuato dal primo cittadino in questi mesi: l’aver sottovalutato la drammatica situazione economica e sociale del territorio.
“Il nostro giudizio è complessivamente negativo – afferma ancora Caserta. Non abbiamo osservato nessuna consapevolezza della serietà della situazione: la relazione della Banca d’Italia, ricorda che lo stato dell’economia siciliana, in questi primi nove mesi dell’anno, è assai preoccupante. A fronte di una situazione simile – aggiunge – osserviamo che le azioni amministrative Tondo Gioeni, Patto dei sindaci, Rete fognaria e Servizi sociali, sono molto fragili e non abbiamo osservato nessuna conclusione. L’ultima, la delbera sugli asili nido – incalza – è il risultato di un pasticcio”.
Secondo il professore di economia, dunque, ad essere mancata in questi primi sei mesi, sarebbe stata la consapevolezza della gravità di uno scenario destinato a peggiorare. “Il quadro all’interno del quale muoversi è difficile – spiega – ma sembra che non si conosca la reale situazione, a giudicare dai comportamenti di chi amministra che non sembrano conseguenti alla situazione. Invece – prosegue – quello che serve è un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, a partire dalle amministrazioni locali,. e non continuare con gli scarica barile, pratica che sembra piacere all’attuale amministrazione”.
Sebbene abbia sottolineato la volontà di non bocciare nessuno, Caserta affonda il colpo, prendendo ad esempio, la gestione della situazione critica del Teatro Massimo di Catania. “Ci sono a rischio la stagione lirica – continua Caserta, quella sinfonica ma, soprattutto, la perdita di credibilità della più importante istituzione cittadina e della città tutta”. La colpa maggiore, però, sarebbe proprio il “difetto di umiltà” dell’amministrazione Bianco e del primo cittadino. “Il quadro è serissimo – e in questa città occorre che tutte le forze si sideano a un tavolo e affrontino il rischio di povertà e di marginalizzazione vero che incombe su Catania. Le prospettive sono nere – sottolinea – e noi siamo pronti a dare una mano se questa amministrazione individua percorsi sani di crescita e di rilancio. Ma tutto questo non c’è stato. Non abbiamo visto nessun tentativo di coinvolgimento e non perchè aspiriamo a poltrone ma perchè siamo responsabili”.
A margine della conferenza Maurizio Caserta e Loredana Mazza hanno presentato la nascita dell’associazione “Officine Siciliane”, che raccoglie le due giovani eredità ed esperienze della Lista civica “Per Catania” e dell’associazione “Per Catania”.

