ROMA – Dal 30 giugno il cashback si prenderà una pausa, che potrebbe essere definitiva, dopo solo sei mesi dall’introduzione.
La decisione è arrivata dal Governo, che nella giornata di ieri ha deciso di cancellare la sessione prevista per il secondo semestre dell’anno, che sarebbe dovuta partire dal primo di luglio. Di conseguenza, nessun rimborso di 1500 euro per chi avrà speso delle somme di denaro pagando con la moneta elettronica.
Il Cashback era stato ideato dl governo M5S-Pd per incentivare l’uso di bancomat e carta di credito, prevedendo la restituzione sul conto corrente fino a 150 euro ogni sei mesi per chi, nello stesso periodo, avesse effettuato almeno 50 pagamenti elettronici. Va da se che adesso verrà pagato solo il cashback relativo al primo semestre 2021.
I primi sei mesi dell’anno, secondo i dati diffusi dall’app Io, sono circa 720 milioni le transazioni elaborate e più di 7,85 milioni gli utenti che hanno effettuato pagamenti validi per ottenere il rimborso. Di questi solo 5,89 hanno superato la soglia minima di 50 transazioni per ricevere un ritorno del 10% di ogni transazione effettuata (fino ad un massimo di 150 euro).
Il Primo Ministro Draghi non aveva accettato di buon grado il cashback, anche e soprattutto, per le spese che doveva sostenere lo Stato. Questa sospensione, quindi, potrebbe segnare l’addio definitivo all’iniziativa di rimborso.