Caso Gennuso, elezioni tra 10 giorni | "O ci penserà il prefetto di Siracusa" - Live Sicilia

Caso Gennuso, elezioni tra 10 giorni | “O ci penserà il prefetto di Siracusa”

I giudici hanno accolto il ricorso del candidato dell'Mpa Midolo che ha chiesto la ripetizione delle elezioni nelle 9 sezioni del Siracusano dalle quali erano scomparse le schede elettorali. Se il governo non fisserà la data del voto, lo farà il commissario ad acta.

PALERMO – Il Cga ha “commissariato” il presidente della Regione. Se entro dieci giorni non verranno indette le elezioni in nove sezioni di Pachino e Rosolini, ci penserà il prefetto di Siracusa Armando Gradone, nel ruolo, appunto, di Commissario ad acta.

La decisione, presa dai giudici di appello del Cga, è arrivata dopo che in un primo provvedimento erano state annullate le consultazioni nelle sezione del siracusano per vizi formali. Si tratta quindi dell’ultima puntata del cosiddetto “caso Gennuso”. La vicenda relativa alla sparizione, in occasione delle elezioni regionali del 2012, di alcune schede elettorali. Fatto per il quale appunto il candidato allora nell’Mpa ha chiesto la ripetizione della tornata elettorale in quelle sezioni.

Oggi il Cga ha accolto il nuovo ricorso presentato dall’avvocato Girolamo Rubino, nell’interesse di Salvatore Midolo, un candidato non eletto nell’Mpa in quell’occasione. Ma la ripetizione delle elezioni interessa maggiormente proprio Pippo Gennuso.

La vicenda, come dicevamo, riguarda la “sparizione” delle schede elettorali in alcune sezioni del Siracusano, un incidente che ha spinto alcuni “privati cittadini” e lo stesso Midolo a chiedere la ripetizione del voto. Una richiesta accolta dal Cga che lo scorso 5 febbraio ha disposto le elezioni con una sua sentenza. Sentenza alla quale, appunto, il governo regionale non ha ancora dato seguito.

Da qui, quindi, la scelta dei legali di chiedere il cosiddetto “giudizio per ottemperanza”. Insomma, gli avvocati hanno chiesto al Cga di ordinare alla Regione di dare seguito alla sentenza. E, “in caso di perdurante inottemperanza, di nominare un commissario ad acta che provveda in via sostitutiva”. Che si sostituisca quindi al governatore e all’assessore alla Funzione pubblica per l’indizione delle elezioni, che deve passare attraverso una delibera di giunta.

La richiesta di “commissariamento” – seppur ad acta, cioè limitato all’indizione delle elezioni – è solo l’ultimo capitolo di una vicenda dai contorni giuridici sempre più complicati. Nei mesi scorsi, infatti, l’ex parlamentare Pippo Gennuso ha ventilato l’ipotesi che tutti gli atti dell’Assemblea regionale possano essere nulli. Questo perché la sentenza del Cga ha annullato l’atto di proclamazione dei sei deputati siracusani presenti a Sala d’Ercole: Bruno Marizano (Pd), Vincenzo Vinciullo (Nuovo centrodestra), Stefano Zito (Movimento cinque stelle), Pippo Gianni (Misto), Edy Bandiera (Udc, è subentrato a Pippo Sorbello) e Gianbattista Coltraro (Megafono). Frasi alle quali i deputati siracusani hanno risposto con forza, presentando degli esposti proprio sulla misteriosa sparizione di quelle schede. Ma oggi il Cga ha accolto la richiesta degli avvocati del candidato Mpa. Richiesta che ovviamente fa l’interesse anche di Gennuso. Entro 10 giorni il governo deve indire nuove elezioni in nove sezioni del Siracusano. Altrimenti, ci penserà il prefetto.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI