MESSINA – Dovrebbero essere pubblicate tra mercoledì e venerdì della prossima settimana le sentenze di primo grado su questo filone del calcio scommesse, che vede coinvolto anche il tecnico del Messina Arturo Dio Napoli. Due giorni e mezzo di dibattimento, svolti presso l’NH Vittorio Veneto a Roma, in cui da una parte c’erano i procuratori che hanno avanzato le richieste di pena mentre dall’altra parte c’erano gli avvocati dei tesserati che rischiano le sanzioni o delle società che andrebbero incontro a delle penalizzazioni.
Ad ascoltare c’erano il presidente Sergio Artico e i componenti del Tribunale Federale (Amedeo Citarella, Massimo Lotti, Sergio Quirino Valente e Massimo Vasquez Giuliano) chiamati a decidere sulle sorti di 28 società e 49 tesserati. 147 i punti di penalizzazione complessivamente richiesti, mentre nessuno dei tesserati ha optato per il patteggiamento, fattore che ha provocato una dilatazione dei tempi.
Com’è noto Di Napoli (per lui chiesti 4 anni di squalifica ed un’ammenda di 60 mila euro) è chiamato a rispondere per i fatti risalenti a quando era tecnico del Savona, in modo particolare per la trasferta dei liguri in casa de L’Aquila, partita che secondo la Procura è risultata combinata. Per il Procuratore Giua i rapporti tra il tecnico milanese e il dirigente abruzzese Ercole Di Nicola lo attestano mentre per la difesa i contatti tra i due erano legati solo all’acquisto di alcuni giocatori, in modo particolare Daniele Gizzi. Arturo Di Napoli dovrà quindi ancora attendere qualche giorno per conoscere il proprio futuro, intanto sabato pomeriggio sarà regolarmente in panchina nel match contro il Benevento al San Filippo.