Cassa integrazione, i sindacati:| "A secco per l'anno prossimo" - Live Sicilia

Cassa integrazione, i sindacati:| “A secco per l’anno prossimo”

Claudio Barone

L'allarme di Cgil, Cisl e Uil. "Servono almeno 100 milioni o nel 2014 sarà una tragedia"

PALERMO – Per gli ammortizzatori sociali in deroga, “il 2013 si chiude con un bilancio positivo, le risorse disponibili, oltre 191 milioni (di cui 108 del Pac), risultano cioè sufficienti a finanziare tutte le istanze presentate con un avanzo di cassa di quasi 2 milioni e mezzo, che potranno coprire altre necessità. Restano invece tutte le preoccupazioni per il 2014 alla luce anche dei tagli della legge di stabilità e dal momento che le risorse Pac sono state spese in un solo anno”. Lo dice Monica Genovese, della segreteria della Cgil Sicilia, al termine dell’incontro all’assessorato al lavoro per monitorare l’andamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Genovese riferisce che “la Regione ha finanziato anche alcune istanze relative a società partecipate per circa 2 milioni e mezzo, uno sforzo che apprezziamo – sottolinea l’esponente della Cgil – purchè sia chiaro che sul tema delle partecipate occorre fare un ragionamento complessivo, mettendo in luce tutte le criticità, ci vuole dunque un tavolo specifico che individui le soluzioni”.

Anche la Cisl Sicilia lancia l’allarme sugli ammortizzatori sociali in deroga. “Nella legge di Stabilità regionale, in discussione all’Ars, va previsto uno stanziamento per il 2014 di almeno 100 milioni”, scrive il sindacato. Stamani, un incontro sul tema tra governo e parti sociali si è svolto nell’assessorato regionale al Lavoro, a Palermo. Ne è venuto fuori “un quadro preoccupante”, afferma Giorgio Tessitore, della segreteria regionale, che per la Cisl Sicilia ha preso parte alla riunione. Il punto è che per il 2014 “al momento non c’è nulla”, denuncia il sindacalista. Fino al 31 dicembre di quest’anno la dotazione finanziaria disponibile è di quasi 192 milioni di cui 108 da fondi Pac, informa la Cisl. Il fabbisogno, al 31 ottobre, è stato pari a 182,5 milioni. Ma a questi ne vanno aggiunti almeno altri sette “secondo una stima per difetto dello stesso assessorato”, precisa Tessitore. Così “se si considera che lo stanziamento nazionale per il 2014 sarà con ogni probabilità ridotto rispetto agli 84 milioni circa del 2013, la situazione è a dir poco inquietante”, afferma l’esponente Cisl. Che insiste perché governo regionale e Ars intervengano subito nella legge di Stabilità. Oltretutto, precisa la Cisl, al 31 dicembre 2012 si sono avvalsi di ammortizzatori in deroga, in Sicilia, ben 25 mila persone. Al 30 giugno di quest’anno la platea degli assistiti da questa forma di protezione sociale, contava già 12 mila lavoratori. Pertanto, “è prevedibile – rileva Tessitore – che anche nel 2014 non saranno meno di 25 mila i lavoratori che avranno necessità di ammortizzatori”. E per di più, dal primo gennaio dell’anno prossimo a ingrossare le fila della cig in deroga saranno pure i 1.200 operai della ex Fiat di Termini Imerese.

In allarme anche la Uil. “I fondi stanziati dal Governo nazionale per la Cassa integrazione e gli ammortizzatori in deroga sono assolutamente insufficienti e per il 2014 si annuncia una tragedia. Nel 2013 ci siamo salvati solo perché la Regione siciliana ha potuto utilizzare 108 milioni delle risorse Pac ma se l’anno prossimo non saranno più disponibili gran parte del tessuto produttivo chiuderà i battenti e migliaia di lavoratori saranno licenziati. E domani scenderemo in piazza anche per rivendicare l’aumento delle risorse per la Cassa integrazione e gli ammortizzatori”. Lo dice il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Anche per quanto riguarda il futuro dei ventimila Lsu degli Enti locali la situazione non è chiara. Il Governo nazionale non ha ancora prodotto, infatti, la “famosa” circolare che avrebbe documento dare il via a proroghe e stabilizzazioni. Sappiamo soltanto che per i lavoratori della Pubblica amministrazione sarà prorogato il regime pensionistico pre-Fornero anche se non è chiaro in quali termini e soprattutto di quanto inciderà sugli gli organici dei Comuni. La Uil torna, quindi, a rivendicare un provvedimento specifico del Governo nazionale che dia garanzie sulla messa in sicurezza di questa platea di lavoratori”.


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