Castel di Iudica, dipendenti comunali in agitazione - Live Sicilia

“Amministrazione indifferente”: Castel di Iudica, dipendenti in agitazione

La nota dei sindacati della funzione pubblica
PROVINCIA DI CATANIA
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CATANIA – I dipendenti del comune di Castel di Iudica sono in stato di agitazione: lo annunciano i sindacati della funzione pubblica Cisl FP Catania, FP Cgil Caltagirone e Csa in una comunicazione inviata al sindaco di Castel di Iudica e, per conoscenza, al Prefetto di Catania.

Nella lettera le tre sigle sindacali annunciano, oltre allo stato di agitazione, anche l’astensione volontaria da tutte le prestazioni lavorative straordinarie, fatte salve quelle previste dalla normativa per garantire i servizi minimi essenziali o prestazioni in favore esclusivo della cittadinanza.

Le motivazioni

Per i tre sindacati parlano il segretario generale Cisl FP Catania Danilo Sottile, il coordinatore provinciale del CSA/Ral Cristoforo Arena, il segretario territoriale Cisl FP Catania Valeria Laiacona, il coordinatore territoriale Csa Enti Locali Domenico La Piana e il segretario generale FP Cgil Caltagirone Vincenzo Maggiore.

I sindacati, elencando i motivi che hanno portato allo stato di agitazione dei dipendenti, protestano per l’omessa costituzione Fes anni 2023 e 2024 e conseguente mancata ripartizione dei Fondi; la mancata redazione del nuovo CDI in attuazione del nuovo CCNL EE.LL; la riorganizzazione degli orari e dei servizi degli uffici anche tramite ricorso a istituti contrattuali privi di alcuna copertura economica certificata, sia per l’anno 2023 che per il corrente anno (reperibilità, turnazioni, maggiorazioni festivi).

Inoltre, lo stato di agitazione è stato deciso per l’attribuzione arbitraria, da parte dell’Amministrazione, della qualificazione di “servizi essenziali” ad alcune attività lavorative di fatto prive dei dovuti requisiti, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini economici (danno erario) e anche lavorativi nei confronti di coloro che ne sono destinatari; l’attribuzione, ad alcuni dipendenti, di mansioni spesso non conformi al proprio profilo professionale o, in alcuni casi, incompatibili con l’obbligo di qualificazione professionale legato all’attività lavorativa assegnata; il demansionamento di alcuni dipendenti; la totale chiusura di ogni relazione sindacale; l’assenza di adempimenti legati al piano della performance, con grave nocumento per i lavoratori e per la loro valorizzazione professionale; l’erogazione dei buoni pasto secondo modalità del tutto difformi rispetto alle previsioni contrattuali in materia.

Come si legge nella lettera inviata al sindaco di Castel di Iudica e al Prefetto di Catania, “nonostante i numerosi tentativi del sindacato di contenimento dei conflitti in materia, l’Amministrazione non ha fornito alcuna risposta alle legittime aspettative del personale interessato e alle problematiche più volte rilevate, rimanendo del tutto inerte e indifferente alle legittime aspettative dei lavoratori coinvolti”.

“A parere delle scriventi – si legge ancora nel documento – la situazione ha superato i limiti della tollerabilità, traducendosi in pesanti criticità per tutti i lavoratori coinvolti dalle conseguenze di tali inadempienze e comportamenti difformi ai contratti”.

La riunione

Nel documento i sindacati parlano dell’indifferenza dell’amministrazione comunale di Castel di Iudica anche attraverso la vicenda di una riunione avvenuta, dopo diverse richieste di dialogo da parte dei sindacati, il 23 aprile scorso. “Dopo oltre un’ora di attesa rispetto all’orario fissato – si legge – l’Amministrazione finalmente si è seduta al tavolo con i sindacati comunicando, con nostra grande sorpresa, che l’incontro non si sarebbe potuto fare in quanto la Uil non aveva ricevuto la convocazione per quella data, essendo stata inviata ad un vecchio indirizzo ormai in disuso da anni. I sindacati presenti hanno fatto notare che l’indirizzo era corretto e che lo stesso era stato utilizzato dalla medesima sigla per inviare altra documentazione poco tempo prima, oltre al fatto che risultava dal sito internet dell’organizzazione sindacale assente”.

“In ogni caso – proseguno Cisl FP Catania, FP Cgil Caltagirone e CSA – i sindacati hanno fatto rilevare che, non trattandosi di delegazione trattante ma di un confronto su problematiche di carattere generale, la seduta avrebbe dovuto comunque avere corso. L’Amministrazione tuttavia, nonostante ciò, ha invece ritenuto di non dovere dare corso all’incontro, negandosi ancora una volta al giusto confronto e dialogo su materie di interesse generale, e rassicurando i sindacati che, a breve, non oltre i primi di maggio 2024, li avrebbe riconvocati. Ad oggi, dopo oltre un mese, nulla è accaduto”.


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