Catania, aeroporto e incendi: la marcia degli indignati - Live Sicilia

Catania, aeroporto e incendi: la marcia degli indignati

Pd ed M5s in piazza con il movimento di Giuseppe Giuffrida

CATANIA – Il caso ha voluto che la marcia di quanti si ritengono indignati per la gestione delle emergenze estive che hanno messo in ginocchio Catania sia stata fissata lo stesso giorno della notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di sette persone in merito all’incendio divampato all’interno del Terminal A dell’aeroporto di Fontanarossa. Una marcia indetta dal movimento Catania Risorge e capitanata da Giuseppe Giuffrida, candidato sindaco di matrice civica alle scorse amministrative di maggio. 

Catania, aeroporto e incendi

Una manifestazione pacifica, con numeri però ristretti. Una passeggiata sul marciapiedi della via Etnea partendo da piazza Cavour. “Il ritorno alla normalità – spiega Giuffrida – non deve farci dimenticare quanto è accaduto, anche perché di normale non c’è proprio nulla. Ancora oggi non abbiamo capito quali sono le reali cause dell’incendio. Abbiamo capito invece che c’è stata una inefficienza totale. Lo diciamo nonostante gli elogi del presidente della Regione ai vertici Sac”.

E insiste:  “È una vicenda – riferendosi ancora ai fatti dell’aeroporto – che ha portato discredito alla città, oltre ai tantissimi danni economici. Per questo non possiamo tollerare che cada tutto nell’oblio”.

Incendi e politica

L’estate è stata segnata anche dall’emergenza incendi (e non solo). Cosa ha fatto la classe politica per impedirli? A domanda dei giornalisti Giuffrida risponde: “Non possiamo arrenderci davanti all’argomento dell’eccezionalità dell’evento metereologico, anche perché si tratta ormai della normalità”, ha detto. “Il problema – avverte – è strutturale, non a caso i vigili del fuoco hanno recentemente rivendicato mezzi e strumenti”. 

Giuffrida aveva spiegato in campagna elettorale che la sua candidatura era propedeutica alla nascita di un progetto civico sulla città. La manifestazione di ieri ha rappresentato la prima tappa di un percorso che ha coinvolto le due principali anime dell’opposizione in consiglio comunale. In piazza c’erano infatti Maurizio Caserta, capogruppo del Pd a Palazzo degli elefanti, e i due consiglieri del Movimento cinque stelle: Gianina Ciancio e Graziano Bonaccorsi. 

L’opposizione si compatta

Dopo i bisticci sulla vicepresidenza, l’opposizione si compatta e prova ad allargare la base di riferimento? “Pensiamo in maniera ragionevole, non c’è alcun motivo di essere sorpresi per la nostra presenza”, risponde a LiveSicilia Maurizio Caserta. “Sull’idea di città credo che siamo tutti d’accordo e non è quella del centrodestra”, ha detto ancora. 

Catania risorge, la manifestazione da piazza Cavour
Catania Risorge, la manifestazione da piazza Cavour

Schifani ha fatto quadrato sui vertici Sac, mente FdI ha chiesto le dimissioni. Che vuol dire? “Spero che il sindaco sia al di sopra di queste beghe molto provinciali, legate ai piccoli poteri locali. Perché è sempre stato così in Sicilia, non c’è alcuna novità”. E aggiunge: “Noi però possiamo interpretare un ruolo nuovo e il sindaco Trantino pure, ha tutte le caratteristiche per farlo: siamo in attesa”.

Sull’inchiesta in merito all’incendio che reso impraticabile l’aerostazione catanese, Graziano Bonaccorsi afferma: “Partiamo dal presupposto che si tratta davvero di un atto dovuto ed è giusto che le responsabilità di quanto accaduto siano messe nero su bianco – avverte – Ma è il post incendio che va scandagliato, la gestione cioè di quanto avvenuto dopo”. E sottolinea: “Chi ha espresso politicamente delle giustificazioni ha commesso un grave errore, dimostrando mancanza di sensibilità”. 

Dimissioni e discontinuità

Interviene Gianina Ciancio: “Quello delle dimissioni sarebbe un atto di decenza istituzionale, opportuno nei confronti di quei tanti che hanno ricevuto un danno”, dice a Live Sicilia. E sottolinea: “Al sindaco chiediamo che dia seguito alla nostra richiesta di dare il via a un commissione su quanto avvenuto”. 

Sulla scontro tra Schifani ed FdI, Ciancio aggiunge: “La maggioranza dei componenti del cda di Sac sono nominati di fatto dal governo di centrodestra, area che si è esposta in maniera abbastanza chiara a favore dell’attuale governance dell’aeroporto. Davanti a ciò, diciamo che siamo rimasti soltanto noi a farci carico della voce dei cittadini”.  


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