Fiera dei morti, nessuna sorpresa: vince ancora la stessa ditta - Live Sicilia

Fiera dei morti, nessuna sorpresa: vince ancora la stessa ditta

Essece srl, azienda coinvolta in un'inchiesta della procura per turbativa d'asta e corruzione, è stata l'unica partecipante alla gara.

CATANIA – Nessuna sorpresa, nemmeno stavolta che i criteri per la partecipazione al bando erano larghissimi. Anche l’edizione 2022 della Fiera dei morti di Catania sarà organizzata dalla società Essece srl, unica partecipante (con un’offerta di 38.400 euro) alla manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune a settembre. La fiera aprirà i battenti il 29 ottobre in via Forcile, all’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, mentre è ancora pendente la richiesta di rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta per turbativa d’asta e corruzione che riguarda proprio alcuni rapporti tra la Essece e il Comune di Catania.

La Fiera dei morti 2022 è la prima dopo lo scandalo: come rivelato da LiveSicilia a marzo 2022, la procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex dirigente delle Attività produttive del municipio Giampaolo Adonia, per l’ex funzionario Giuseppe Fichera e per Arturo e Antonio Coglitore, padre e figlio, il secondo amministratore unico della Essece srl. Secondo l’accusa dei magistrati, Adonia e Fichera avrebbero “turbato” la gara per la Fiera dei morti 2019, permettendo l’aggiudicazione a Essece srl.

Solo Fichera, poi, avrebbe anche ricevuto alcune “indebite utilità” da Arturo Coglitore, motivo per il quale è scattata anche l’accusa di corruzione. Il giudice per l’udienza preliminare si deve ancora pronunciare sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dagli uffici di piazza Verga e tutte le parti coinvolte, tramite gli avvocati, hanno sempre affermato la propria innocenza.

Nel frattempo, però, gli eventi fieristici nel capoluogo etneo devono continuare a svolgersi. Così nei mesi scorsi è stata pubblicata la manifestazione d’interesse per l’organizzazione della Fiera dei morti di quest’anno. Con criteri di partecipazione rivisti rispetto al bando a cui sono legati i fatti contestati dalla procura. L’unico requisito erano un fatturato, tra il 2019 e il 2021, “non inferiore al valore della concessione”. Che è stimato in centomila euro. Ulteriori richieste non ce n’erano.

L’11 ottobre sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte e di buste ne sono arrivate solo due, entrambe dalla Essece srl, che si aggiudica questo genere di eventi almeno dal 2014. La prima busta è stata considerata inammissibile, poiché depositata il 10 ottobre direttamente alla direzione Attività produttive. La seconda, consegnata un giorno dopo al protocollo generale del Comune, è stata invece ammessa. Il rialzo proposto dalla Essece di Antonio Coglitore è di mille euro rispetto alla base d’asta: 38.400 euro, cioè. Nel 2020 l’aggiudicazione valeva appena 25mila euro.

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