Comune e Città Metropolitana, i fitti passivi ai raggi X - Live Sicilia

Comune e Città Metropolitana, i fitti passivi ai raggi X

Le uscite dei due enti per l'affitto di immobili

CATANIA – Il calo c’è, almeno nel caso del comune di Catania. Nel giro di tre anni, Palazzo degli Elefanti ha quasi dimezzato le sue uscite per fitti e locazioni, tagliando le uscite di un milione di euro e con l’obiettivo di continuare a limare somme anche per tutto l’anno in corso. Stazionaria, invece, la Città metropolitana di Catania, che secondo gli schemi pubblicati sul proprio sito è impegnata per due milioni all’anno, soprattutto per gli istituti scolastici della provincia. In totale, dalle casse dei due enti escono tre milioni e centomila euro all’anno, solo parzialmente compensati dai fitti attivi.

Il comune

Nell’era del dissesto, la questione dei fitti passivi di immobili da parte del comune di Catania è stata più volte al centro dell’attenzione, con interrogazioni in consiglio comunale e polemiche e con un impegno esplicito da parte del sindaco Salvo Pogliese a tagliare le uscite. Dal 2018 la direzione Patrimonio Partecipate si è impegnata a tagliare i fitti passivi rinunciando a diversi contratti di locazione e spostando uffici e servizi in immobili di proprietà comunale, su cui non si deve pagare l’affitto.

Il risultato è stata una discesa regolare. Nel 2016, ultimo anno prima del 2020 di cui esiste un documento nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito del comune, le uscite erano di 2 milioni e 175 mila euro per 38 voci di spesa, immobili destinati soprattutto a diverse destinazioni come quella di archivio, di commissariato di Pubblica sicurezza, di politiche sociali, di magazzino o di diversi altri uffici.

La cifra lievita nel 2018, quando la cifra totale riportata dagli organi di stampa è di 2 milioni e 309 mila euro, ma poi inizia a scendere. L’impegno di spesa nel 2019 era per un milione e 818 mila euro, sceso ancora a un milione 342 mila euro nel 2020, anno in cui le voci di spesa sono 28. Spicca, tra le dismissioni, il palazzo di via Domenico Tempio, in cui avevano sede diverse direzioni come quella dei Lavori Pubblici, la stessa direzione Patrimonio, l’Archivio. Per il 2021 i dati non sono ancora disponibili, ma secondo le previsioni fatte dalla Direzione patrimonio la spesa dovrebbe scendere sotto la soglia del milione, fermandosi a 930 mila euro.

I fitti passivi del comune di Catania per il 2020

La Città Metropolitana

Risulta stabile, invece, la spesa della Città Metropolitana di Catania, che dal 2018 a oggi ha speso circa 2 milioni e 100 mila euro all’anno per affittare degli immobili. Negli anni ci sono delle piccole variazioni, come i 2 milioni e 200 mila euro spesi proprio nel 2018, ma in sostanza l’impegno dell’ex provincia è rimasto immutato negli ultimi tre anni.

Per il 2020, l’ultimo anno di cui c’è un rendiconto complessivo, la spesa della Città metropolitana è rimasta sui poco più di due milioni. Nell’elenco degli immobili affittati ci sono soprattutt scuole: il Liceo Regina Elena e il Liceo artistico Brunelleschi di Acireale; l’Ipsia Efesto e il Liceo di Scienze umane Rapisardi di Biancavilla; il Liceo classico Capizzi di Bronte; l’Istituto tecnico Morvillo, il Liceo Galilei, il Liceo Principe Umberto e l’Istituto Alberghiero di via De la Salle, a Catania; il Liceo scientifico di Giarre; l’Ipsia Mazzei di Randazzo; il Liceo scientifico di Aci Bonacorsi; il Liceo Scientifico di Mascalucia; l’Alberghiero Chinnici di Pedara; il Liceo di scienze umane di Licodia.

In più, l’ex provincia ha in locazione i locali del Museo del Grano di Raddusa, l’Ufficio scolastico provinciale (ex provveditorato) di Catania, e un parcheggio in via Almirante, a Tremestieri Etneo.

A fronte di queste uscite, la Città metropolitana fornisce anche un elenco di immobili per i quali percepisce delle entrate. Si tratta soprattutto di alloggi, caserme dei Carbinieri e della Polizia, oltre che alcune attività commerciali dentro Palazzo Minoriti. Le entrate complessive per canoni percepiti dall’ex provincia, nel 2020, sono state di 556 mila euro.


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