Catania: fortino della droga, in appello la lettera del 'ras dello spaccio'

Fortino della droga, in appello la lettera del ‘ras dello spaccio’

È cominciata la requisitoria del pg. Tutte le richieste di pena. NOMI

CATANIA – La lettera di ammissione di Saro Ragonese nel processo d’appello ‘Fossa dei Leoni’ potrebbe avere un significato che travalica il semplice percorso giudiziario. Potrebbe essere un segnale che al viale Grimaldi 10 gli equilibri di comando dello spaccio sono cambiati. Ma questo input va consegnato agli investigatori che non hanno mai spesso di monitorare quel lembo di Librino diventato una delle piazze specializzate in smercio di crack. Ma torniamo al Palazzo di Giustizia, dove si sta svolgendo il processo d’appello, stralcio abbreviato, frutto dell’inchiesta dei carabinieri che nel 2019 ha fatto scattare le manette al gruppo di spaccio che farebbe riferimento a Ragonese, fratello del killer Gino (condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’uomo d’onore Raimondo Maugeri).

Dietro questo take away dello spaccio ci sarebbe l’ombra del clan Cappello. Anche se ultimamente un pentito ha detto che Ragonese ‘u biondo’ specifica di essere uomo di Orazio Privitera, il boss che insieme a Iano Lo Giudice era ai vertici dei Carateddi almeno fino al 2008.

I ruoli di comando del gruppo criminale, accanto a Ragonese, sono del cognato Gaetano Girone e poi Massimo Rossello, Claudio, Christian e Guglielmo Malerba. Non è stato solo il ‘ras della Fossa dei Leoni’ a fare ammissioni, ma quasi tutti gli imputati. Il sostituto pg Antonio Nicastro ha tenuto conto del ‘comportamento processuale’ nelle richieste di pena avanzate alla Corte d’Appello di Catania, davanti cui si celebra il processo d’appello. Per Ragonese e Girone ha chiesto una riforma a 17 anni di reclusione. La discussione del pg, però, si concluderà nella prossima udienza con l’esame delle ultime tre posizioni stralciate per impedimento degli imputati. 

Ai giudici di secondo grado il pg Nicastro ha chiesto di condannare Salvatore Ardizzone a 5 anni e 4 mesi e 24 mila euro di multa, Antonio Valentino Carruba a 9 anni e 4 mesi, Vincenzo Carruba a 9 anni e 4 mesi, Ottavio Crisafulli a 3 anni e 14 mila euro di multa, Gaetano Maurizio Girone a 17 anni e 10 mesi, Anthony Patrizio Lentini a 5 anni e 4 mesi di reclusione e 24 mila euro di multa, Carmelo Lentini a 3 anni, 6 mesi e 20 giorni e 16 mila euro di multa, Giovanni Leone  a 4 mesi, Agatino Litrico  a 5 anni e 4 mesi e 24 mila euro di multa, Orazio Litrico a 5 anni e 4 mesi e 24 mila euro di multa, Giuseppe Lizzio a 3 anni, 6 mesi e 20 giorni e 16 mila euro di multa, Claudio Malerba a 7 anni e 4 mesi di reclusione, Cristian Malerba a 10 anni, Guglielmo Malerba a 10 anni, Salvatore Messina  a 7 anni (conferma primo grado), Sebastiano Monteforte a 5 anni (conferma primo grado), Salvatore Prussiano a 7 anni, Rosario Ragonese a 17 anni e 10 mesi, Antonino Rossello 2 anni e 10 mesi e 12 mila euro di multa, Massimo Rossello a 11 anni e 4 mesi, Alessandro Salvatore Russo a 7 anni, Antonio Russo a 7 anni e 4 mesi, Giovanni Tricomi a 11 anni e 4 mesi. 

Nella prossima udienza, fissata per il prossimo 16 marzo, il magistrato formulerà le richieste di pena nei confronti di Salvatore Gagliano, Natale Saraceno e Massimo Vinciguerra e poi cominceranno le arringhe dei difensori. 


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