Dalla mafia al femminicidio: Fresta, il profilo del fermato - LiveSicilia.it

Dalla condanna per mafia al fermo per l’omicidio della moglie

Leonardo Fresta ha trascorso due giorni con la moglie morta in casa.
LA MORTE DI DEBORAH
di
2 min di lettura

CATANIA – Sorridono felici. Si baciano. Abbracciano la figlia mentre sono in posa per la foto di rito con la torta di compleanno con l’immagine di Marlon Brando nei panni de ‘Il Padrino”. Sono i pochi scatti di ‘famiglia’ nel diario virtuale di Deborah Pagano e Leonardo Fresta. Immagini che fanno a pugni con quanto accaduto venerdì sera nella casa di via Principessa Mafalda nella frazione di Macchia di Giarre. Deborah è stata vittima di una morte violenta. E ad ucciderla sarebbe stato il marito Leonardo.

Questo quello che è emerso ieri pomeriggio quando intorno alle 15 nell’appartamento dei coniugi sono arrivati i carabinieri della Sis e il medico legale. Leonardo Fresta ha chiamato il 118 solo due giorni dopo. Il suo legale – l’avvocato Salvo La Rosa – parla di ‘choc’, ma per gli inquirenti il 40enne ha ucciso la moglie. Resta ancora da definire il movente di quello che pare l’ennesimo femminicidio in provincia di Catania.

La comunità della piccola frazione giarrese è rimasta molto scossa da quello che è accaduto. Una coppia normale “a prima vista”. Non ci sarebbero stati “conflitti”. Deborah, originaria di Letojanni, si era trasferita nella cittadina jonica dopo il matrimonio con Fresta. E da quell’unione è nata una bambina che (fortunatamente) nel momento dell’omicidio stava trascorrendo il weekend dai nonni materni. 

Leonardo Fresta è in carcere da ieri notte. La procura di Catania ha emesso il fermo dopo un lungo interrogatorio che si è tenuto nella caserma della Compagnia dei Carabinieri di Giarre. Una serie di contraddizioni hanno portato a disporre il provvedimento cautelare che ora dovrà passare al vaglio del gip. Fresta è un nome già conosciuto ai carabinieri garresi. Nel 2016 lo hanno arrestato nel blitz Kallipolis che ha documentato i nuovi assetti mafiosi dopo la morte del boss Paolo Brunetto. Due anni fa per il 40enne è arrivata la condanna a 10 anni da parte del Tribunale di Catania. Non si è ancora definito il processo in appello che Fresta stava affrontando a piede libero.

Le porte del carcere oggi per lui si sono riaperte. Questa volta però per omicidio. L’omicidio della moglie Deborah. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI