Catania, un fine settimana tra mostre, arte e cultura

Catania, un fine settimana tra mostre, arte e cultura

Lungo weekend partito con la celebrazione dell’anniversario di fondazione del Collettivo Casa Nostra.
GLI APPUNTAMENTI
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CATANIA. Il progetto, nato per promuovere l’imprenditorialità giovanile valorizzando il territorio, compie un anno e per l’occasione giovedì presso la Cappella Bonajuto è stato inaugurato il vernissage della mostra fotografica collettiva “Prospettive Dinamiche di Portopalo”, ad opera di Federica Jannuzzi, Matteo Buonomo e Glauco Canalis.
Oggetto della mostra è la selezione di 30 scatti elaborati dai 7 partecipanti al workshop realizzato quest’estate durante il Litoranea Festival, che offrono una visione simultanea delle sfaccettature del territorio di Portopalo di Capopassero.
Una prospettiva collettiva, da cui emerge un ritratto realistico e personale allo stesso tempo in cui il Collettivo rintraccia una corretta sintesi di quanto seminato nell’ultimo anno.
Ci sarà una seconda opportunità per visitare la mostra all’interno delle giornate previste dal programma de “Le vie dei tesori”, per le quali è previsto un ingresso di €3, il 22 ottobre dalle 10:00 alle 18:00 e il 23 ottobre dalle 10:00 alle 20:00.

Ma non è tutto perché nel fine settimana altre due splendide location aprono le porte dei loro spazi al pubblico: Palazzo Scammacca e Fondazione Brodbeck.

Nel primo caso si tratta della mostra “Poesie d’amore al primo che passa“: un’esposizione di poesia e arte concettuale all’interno del Palazzo Scammacca visitabile gratuitamente tutti i sabati (h16-20) e le domeniche (h10-13; h16-20) a partire dal 22 ottobre. A fare da guida sarà l’autore delle opere in esposizione nonché ideatore del progetto. Si tratta di Marco Raineri, in arte Markrain, esemplificazione del perenne potere della poesia di affascinare le generazioni. Ventisei anni, studente in Medicina all’Università di Catania, Marco è riuscito già ad intercettare l’interesse di tanti, portando i suoi versi prima sui muri del centro della città ed ora all’interno di un luogo simbolo di incontro culturale e rigenerazione urbana. 52 poesie stampate su carta e 7 poesie-istallazioni, di cui sarà presente anche un’appendice presso Isola Innovation and Cultural Hub a Palazzo Biscari.

Infine, la mostra conclusiva del progetto di residenza tra l’Italia e la Svizzera 1698/t-t, ideato da Valeria Caflisch e curato da Valentina Barbagallo e Philippe Clerc.
Nato come un programma articolato in due moduli residenziali – il primo in Svizzera e il secondo in Italia – rivolto a quattro artisti svizzeri: Isabelle Pilloud, Christiane Hamacher, Ivo Vonlanthen, Primula Bosshard e a quattro artisti italiani: Francesco Balsamo, Marcella Barone, Gianluca Lombardo ed Alessandra Schilirò. Alla fine di ogni residenza è stata organizzata una flash expo nella città ospitante, ossia, un momento di confronto tra artisti, ideatore del progetto, curatori, istituzioni e pubblico in cui si ha avuto modo di osservare e commentare quanto vissuto e realizzato da ciascun binomio. L’incontro con il pubblico è ed è stata parte attiva e integrante dell’intero progetto perché permette agli artisti di esplicare i processi di ibridazione culturale e personale che hanno vissuto.

“Un ibrido – spiega Valeria Caflisch – è diverso dalla somma delle sue parti. La mia vita è un continuo vagare tra Catania, città dove sono nata e cresciuta, e Friburgo, città svizzera che mi ha adottata da adulta e dove oggi vivo e lavoro. A partire dalla ricerca della mia identità, mi sono interrogata su “come” poter mettere in relazione queste mie due “patrie”. È così che è iniziato il progetto di scambio tra binomi 1698/t-t nome che sottolinea i 1698 km di distanza che separano una terra dall’altra. Oscillare tra identità culturali multiple significa anche convivere con un sé “parziale” teso costantemente alla ricerca di coerenza, unità ed equilibrio. 1698/t-t è un tentativo di riunire gli attori delle mie due identità e far fare loro esperienze “ibride” attraverso la loro collaborazione”. L’inaugurazione avverrà alle 18:00 all’interno della Fondazione Brodbeck, un complesso postindustriale situato nel quartiere storico di San Cristoforo e ristrutturato dalla famiglia, che ospita periodicamente appuntamenti di respiro internazionale nel cuore del centro cittadino.


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