CATANIA – “La priorità resta la lotta alla criminalità organizzata. Non possiamo dimenticare che Catania e il suo territorio, sono da decenni luogo stanziale di organizzazioni criminali e che tanto hanno condizionato la vita di questo territorio. E tentano ancora di farlo nonostante le tante attività condotte dalle forze dell’ordine e dalla magistratura”. Giuseppe Bellassai, Questore di Catania dal 2 ottobre dello scorso anno, ha la voce ferma e le mani sicure.
Nell’intervista video rilasciata al nostro giornale, sviscera questioni e temi con l’equilibrio e la determinazione di chi sa di dover portare a compimento una mission: quella di “conquistare la fiducia dei cittadini”. Ed in questo contesto, si va ben oltre l’impostazione ingessata della narrazione di una città che ha necessità di non fermarsi solo a simposi e tavole rotonde. In ballo c’è la concretizzazione di una questione sicurezza che interessa ogni angolo e via di Catania: “Abbiamo messo in campo quanti più uomini e donne possibile per far fronte ad atti di illegalità legati alla microcriminalità – prosegue il Questore – in ogni quartiere della città. E proseguiremo su questa strada”.
Un’attività incessante destinata ad essere raccontata quotidianamente, anche nei giorni clou ed imminenti di Sant’Agata: “Stiamo lavorando alacremente per organizzare una buona gestione di un evento che è così importante per i catanesi e che ha una grande rilevanza: ma anche una grande responsabilità. E, in questo senso, ci affidiamo proprio al senso di responsabilità dei catanesi”.