Catania, il porto e la droga dal Sud America: blitz, sei arresti NOMI

Catania, il porto e la droga dal Sud America: blitz, sei arresti NOMI

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    Povera Catania, completamente distrutta. Anche sotto gli archi della Marina, dove una volta i pescatori tenevano le loro barche e lavoravano 12 ore al giorno, oggi è il crocevia della droga e della delinquenza. Oggi il Dio denaro sta distruggendo la nostra generazione, Dove sono i cittadini onesti?

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Sono un siciliano che, avendone fortunatamente le possibilità economiche, quando ha avuto problemi si è sempre rivolto alla Sanità privata, siciliana o di altre regioni. Stesso discorso vale per la mia famiglia. Le mie esperienze con la Sanità privata, anche siciliana, sono state sempre buone, a volte ottime. Qua voglio citare, tanto per fare un esempio, un centro di vera eccellenza quale Villa Maria Eleonora, presso la quale sono in cura diversi miei parenti. Quelle rarissime volte che, per motivi di emergenza (e quindi de facto obtorto collo) sono stato costretto a fare i conti con la Sanità pubblica siciliana, la mia esperienza è stata regolarmente disastrosa…e sottolineo “regolarmente”: scarsa empatia, arroganza, maleducazione, insofferenza, sovente pure incompetenza (giacchè uno sarebbe addirittura disposto a tollerare tutto il resto se perlomeno si trovasse competenza)…queste le caratteristiche che più frequentemente ho riscontrato nel personale della Sanità pubblica. E’ solo la mia esperienza, certamente limitata, ma questa è e la riferisco senza remore. Ed è una esperienza che – magari a torto - mi fa pensare che le cose non stiano come suggerisce l’autore dell’articolo, cioè che la maggiorparte dei siciliani che lavorano nella Sanità pubblica sono eccellenti professionisti oscurati da una “minoranza” di mediocri. P.S. Concordo con quanto scritto dall''utente "Michele"; la retorica degli "eroi del covid" ha francamente stancato.

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