Catania riabbraccia Sant’Agata |Gristina condanna la violenza - Live Sicilia

Catania riabbraccia Sant’Agata |Gristina condanna la violenza

Gioia e commozione tra i devoti che ammirano il busto reliquiario. LE FOTO

 

LE CELEBRAZIONI
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CATANIA – E’ dalle prime ore della mattina di ieri che i devoti possono ammirare il busto reliquiario di Sant’Agata, posizionato alla sinistra dell’altare centrale in Cattedrale. La giornata dedicata alle funzioni religiose e all’esposizione delle reliquie della Santa richiama il giorno del loro rientro in patria da Costantinopoli. Nel 1040 fu il generale bizantino Giorgio Maniace a trafugare le reliquie, ma il 17 agosto del 1126 due soldati bizantini, Goselino e Gilberto, le riconsegnarono nelle mani del vescovo Maurizio nel Castello di Aci. Fu allora che il popolo catanese si riversò in strada di notte per festeggiare il rientro in città delle reliquie di Sant’Agata. I festeggiamenti Agatini di agosto ricordano il momento del rientro e si ripetono annualmente con una cerimonia molto particolare: l’esposizione delle reliquie della Santa davanti alla cappella dedicata in Cattedrale. Quest’anno ricorre l’891° anniversario del ritorno nel capoluogo etneo, in occasione dei festeggiamenti, l’apertura straordinaria del Sacello e i concerti in Cattedrale con il maestro d’organo Salvatore Reitano.

“Sono passati quasi 900 anni, le reliquie di Sant’Agata rientrarono il 17 agosto 1126 e noi siamo qui a ricordare tale evento – queste le parole dell’omelia dell’Arcivescovo Salvatore Gristina – questo ci dice che la nostra Santa Patrona ha un posto importante nella vita personale, in quella comunitaria catanese, civile ed ecclesiale”. “Cerchiamo di essere accoglienti e solidali soprattutto nei riguardi delle persone bisognose, disagiate e particolarmente degli immigrati. Non possiamo chiudere gli occhi davanti a gravi comportamenti – continua Gristina – perciò il rispetto della vita, la correttezza pubblica e privata, l’ordine pubblico, la ricerca del bene comune, la custodia dell’ambiente, l’impegno a non fare del nostro bel territorio una discarica a cielo aperto devono essere comportamento abituale da parte di tutti”.

E durante l’omelia l’Arcivescovo si sofferma anche sui recenti fatti di cronaca avvenuti in città. “Non possiamo sottovalutare alcuni fatti accaduti in questi ultimi tempi, che hanno colpito l’opinione pubblica. Mi riferisco ai gesti di violenza verso le persone che svolgono il loro servizio negli ospedali, nei mezzi pubblici, ai comportamenti indecorosi verso i turisti e alla vergognosa profanazione del monumentale altarino di Sant’Agata – ancora Salvatore Gristina durante l’omelia – Catania è la patria di Agata, impegno e onestà da parte di tutti”.

 

 


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