Catania, stampa: in sciopero i collaboratori 'La Sicilia" - Live Sicilia

Stampa, in sciopero i collaboratori de “La Sicilia”

I collaboratori del quotidiano non ricevono pagamenti da più di un anno, la nota Assostampa Catania: "Attesa di soluzioni chiare"
CATANIA
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CATANIA – Collaboratori del quotidiano ‘La Sicilia’ in sciopero da ieri, per protestare contro il mancato pagamento, da oltre un anno, delle spettanze dovute. I corrispondenti della provincia di Catania si asterranno dall’inviare i loro articoli fino a quando non percepiranno dall’azienda almeno tre mensilità arretrate e non otterranno la garanzia di un realistico piano di rientro in tempi certi per tutto il pregresso.

Lo comunica in una nota Assostampa Catania aggiungendo che “il problema dell’ormai cronico ritardo nei pagamenti è stato a lungo discusso ieri con l’azienda” e che “al termine dell’incontro durante il quale è stato illustrato il piano aziendale, verso il quale si nutrono grandi speranze, è stato deciso di attivare un tavolo permanente che, si spera, possa portare ad una soluzione”.

“Nel faccia a faccia con il direttore Antonello Piraneo e con l’editore Domenico Ciancio – continua Assostampa Catania – è stato fatto il punto sull’attuale situazione del quotidiano e sulle prospettive future, partendo dalla prossima trasformazione della Società ‘Domenico Sanfilippo Editore’ in Fondazione. I collaboratori, rappresentati dal segretario di Assostampa Catania Filippo Romeo e dai giornalisti Mary Sottile e Andrea Cataldo, hanno però ribadito la scelta di continuare con la protesta. La vertenza sindacale resta dunque aperta in attesa di soluzioni chiare da parte dell’azienda”.

“Non si tratta di una mancanza di fiducia rispetto al futuro del quotidiano – spiega il sindacato in una nota – ma di una presa di posizione precisa a sostegno della richiesta dei pagamenti arretrati”.


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Commenti

    Ciancio …spezza il cuore

    Renzi ha ragione … Piccioli buttati… Ciancio rassegnati ..non è che x favorire te ed altri ricchi editori si possono buttare un sacco di soldi!

    E cosa pensa Michela Giuffrida?

    bene! i giornalisti e gli editori che hanno cavalcato demagogia e populismo si trovano in difficoltà. bene!!!!

    ma per favore ciancio.56.000 euro piu’ iva una pagina di pubblicità sulla sicilia.i consumatori pagano i prodotti comprensivi della beneficienza al sig. ciancio che non se la dovrebbe passare poi tanto male.

    il provvedimento è corretto. Già qualche mese fa (forse con Monti, non ricordo, una legge di bilancio credo …) si era provato a togliere questo adempimento scandalosamente caro, ma poi la notte prima dell’approvazione questa proposta di variazione sparì ….

    Tolgono le Province e non debbono togliere la pubblicità degli appalti?
    Con internet ed i siti specializzati, compreso il mercato elettronico, l’annuncio sul giornale non serve a niente.
    C’è poco da dire.

    Non ci voleva poi molto a mettere in chiaro che i sacrifici sono per tutti. Ora ne leggeremo carine e le dissertazioni sgli attentati di regime contro la libertà di informazione….bla! Bla!…. La verità: anche i giornali sono a carico dei bilanci pubblici e in più poste dei nomenclatori contabili: sotto la voce del contributo all’editoria, nelle voci dei piani di comunicazione istituzionale ed in quelle della trasparenza ed informazione. . .

    Temo che quando LA SICILIA scomparirà dalle edicole, gli unici a rimpiangerlo, il giornale, saranno i pescivendoli.

    Se perde il treno delle elezioni a viru janca.

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