La Sicilia, ritardi nei pagamenti: i lavoratori incrociano le braccia - Live Sicilia

La Sicilia, ritardi nei pagamenti: i lavoratori incrociano le braccia

Il quotidiano catanese oggi non è in edicola.
LO SCIOPERO
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CATANIA – Assostampa Sicilia e la segreteria provinciale di Catania hanno diffuso una nota nella quale si afferma che “sono a fianco dei giornalisti del quotidiano “La Sicilia” in sciopero per i ritardi, ormai insostenibili, nei pagamenti degli stipendi e per le inaccettabili proposte di ulteriori tagli a fronte di quelli ad oggi già patiti. Per questo motivo si avverte l’urgenza di un nuovo incontro con l’editore per discutere della situazione attuale e delle prospettive future”.

“Promesse disattese”

Il quotidiano catanese oggi non è in edicola in seguito allo sciopero proclamato dal comitato di redazione. “Spiace constatare – sottolineano il segretario regionale Giuseppe Rizzuto e il segretario provinciale Filippo Romeo – come le promesse dell’editore, fatte esattamente un mese fa alla presenza della segretaria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Alessandra Costante, e di una rappresentanza del nostro sindacato, non siano state ancora una volta mantenute.

Ma ciò che preoccupa maggiormente è la mancanza di un piano industriale che, puntando sulla qualificata forza lavoro presente in azienda, punti su una crescita ulteriore e illustri con chiarezza progetti e risorse per il futuro della storica testata”.

“E’ pertanto auspicabile – conclude la nota sindacale – che i vertici aziendali colgano l’ennesima disponibilità al confronto e ci si sieda attorno ad un tavolo per trovare, una volta per tutte, soluzioni reali alla vertenza, atteso che non si può più prescindere dal pagamento puntuale delle retribuzioni a giornalisti e collaboratori”.

“Si al dialogo ma spese insostenibili”

“Prendiamo atto della nota del sindacato riguardante l’attuale situazione dei giornalisti del quotidiano La Sicilia e il loro sciopero nella giornata di sabato a causa dei ritardi nel pagamento degli stipendi di maggio e giugno”. Lo afferma, in una nota, la Domenico Sanfilippo Editore Società per Azioni, sottolineando che “l’attuale situazione finanziaria dovuta alla continua crisi dell’editoria impone a tutto il settore – e quindi anche alla Dse – di operare necessari cambiamenti affinché si possano mantenere tutti gli impegni presi con i lavoratori”.

“Riteniamo fondamentale – aggiunge la Dse – proseguire sulla strada del dialogo fra le parti al fine di discutere in modo concreto e approfondito della situazione attuale e delle prospettive future tenendo presente che non è più sostenibile il peso di ulteriori pesanti risultati economici negativi ai quali la società che edita La Sicilia ha sempre fatto fronte apportando i capitali necessari.

Un confronto costruttivo è indispensabile per trovare soluzioni reali e durature a questa vertenza evitando altri ritardi e assicurare la qualità e l’integrità dell’informazione che il quotidiano La Sicilia offre da sempre ai suoi lettori”. “Inoltre – prosegue la nota – sottolineiamo la nostra massima attenzione all’importanza di sviluppare un nuovo piano editoriale ancora più moderno, in linea con le esigenze dei nostri lettori, che discenda da un chiaro piano industriale che delinei progetti concreti e assegni risorse sufficienti e sostenibili per il futuro della testata.

Questo permetterà di rassicurare i giornalisti, i poligrafici e i collaboratori, il cui lavoro è prezioso, sulle prospettive della loro occupazione e del loro impegno, garantendo una presenza stabile e sostenibile del giornale”.

La Dse “ringrazia i vertici sindacali” che, osserva la società, “ci hanno dimostrato la volontà di incontrarsi e partecipare al confronto con l’obiettivo di raggiungere un accordo soddisfacente per tutte le parti coinvolte e siamo pienamente disponibili a organizzare un incontro per discutere di questa importante questione e trovare soluzioni concrete”. “La libertà di stampa e il lavoro dei giornalisti – chiosa la Dse – sono fondamentali per una società democratica e crediamo nell’impegno di Assostampa a tutela dei diritti dei lavoratori e della qualità dell’informazione giornalistica”


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