CATANIA – Il rimorchio Città di Siracusa ha toccato il molo di Mezzogiorno intorno alle 3,30 di questa mattina. A bordo i 300 migranti, tutti di origine sub-sahariana, tratti in salvo dalla motonave Nord Farer ieri a circa 120 miglia a sud-est delle coste siciliane. Al porto di Catania è stato allestito il presidio medico per l’accoglienza e le prime visite sanitarie. Presente anche il carro funebre per trasportare all’obitorio il cadavere di un uomo adulto, deceduto durante la traversata in mare. Il medico legale ha svolto una prima ispezione sul corpo senza vita del migrante, ma sarà l’autopsia a determinare con precisione le cause della morte.
300 migranti di cui 24 donne e un bambino. E’ stato proprio il piccolo il primo a scendere dall’imbarcazione che li ha portati dalla motonave battente bandiera di Singapore al porto di Catania. Sono state lunghe e complicate le operazioni di trasbordo, non sono mancati piccoli momenti di tensione che sono stati però immediatamente risolti dai poliziotti che sono saliti a bordo del Nord Farer per l’identificazione e per espletare tutte le procedure previste dalla legge. Aperta un’inchiesta della Dda di Catania: ci sarebbero dei sospetti su uno dei migranti sbarcati come uno dei presunti scafisti. “Al momento – afferma il dirigente della Mobile Antonio Salvago – nessun fermo”.
A gestire la navigazione della motonave, che ha portato in salvo i 300 migranti che viaggiavano su tre barconi, è stata la sala operativa della Capitaneria di Porto di Catania, sotto il coordinamento del Comando Generale di Roma. Al porto presenti i militari della Guardia di Finanza, Carabinieri e agenti della Mobile, supportati dai vigili del Fuoco, dagli operatori del 118 e dai volontari della Protezione Civile. Tra di loro una decina di persone sono state trasferite nei nosocomi catanesi per alcuni accertamenti medici.
I migranti, dopo la prima visita dei sanitari, sono stati trasferiti a bordo degli autobus dell’Amt al PalaSpedini di Catania, messo a disposizione dal Comune di Catania. Diversi profughi sarebbero fuggiti tentando di raggiungere la stazione: come per molti dei migranti sbarcati in Sicilia nei mesi scorsi l’Italia rappresenta solo una terra di transito per raggiungere i Paesi del nord Europa.