CATANIA – Il Catania sempre più giù. La formazione rossazzurra ha vissuto l’ennesima umiliazione di una stagione allucinante, perdendo nettamente al cospetto di un Monopoli che adesso spera nella salvezza senza spareggi. In terra pugliese è andata in scena l’ennesima pantomima di una squadra incapace di reagire alle difficoltà, quasi supina di fronte ad avversari che hanno puntato essenzialmente sulle motivazioni per avere la meglio. Inutile accampare scusanti perché anche quando, nelle scorse settimane, sono scesi in campo i titolari… la musica è stata la stessa.
Il Catania non c’è, si è spento definitivamente dopo quell’infausta sconfitta interna contro il Melfi per non rialzarsi più. E meno male che gli attuali 43 punti in classifica garantiscono la permanenza in Lega Pro, grazie anche alla mediocrità complessiva del campionato. A Monopoli si è rivista una storia già scritta, sono stati ripercorsi sentieri già calpestati ad Agrigento, Catanzaro, Vibo Valentia etc. etc. Lo squadrone che il mondo doveva far tremare… si è sciolto come neve al sole ben prima delle più pessimistiche ipotesi. Inutile fare processi o porre sul banco degli imputati un singolo: se la stagione è stata disastrosa la responsabilità è complessiva, nessuno escluso. E, al di là dei 180 minuti restanti che difficilmente porteranno altri punti alla classifica rossazzurra, è necessario guardare avanti, alla prossima stagione, correggendo gli errori e analizzando attentamente i motivi della clamorosa debacle.
A poco servirà – riteniamo – il ritiro pre derby imposto alla squadra di Giovanni Pulvirenti nell’imminenza della gara contro il Siracusa di domenica prossima. Vani sono risultati –sinora- gli appelli alla dignità, al rispetto per una tifoseria per buona parte disamorata: l’unico auspicio è che l’attuale stagione finisca al più presto e si pensi a programmare la prossima. Inutile persino tornare sulle dichiarazioni di fine partire di ieri perché fini a se stesse. I giovani lanciati ieri nella mischia non sono riusciti a sfruttare sino in fondo la loro chance ma proprio da loro si potrebbe ripartire. Cambi significativi potrebbero essersi anche a livello d1irigenziale (ritorno di Ferrigno ?) ma -intanto- sarebbe il caso di individuare al più presto l’allenatore che verrà. Ammesso che Pietro Lo Monaco non lo abbia già fatto.
