Cateno De Luca si dimette dall'Ars | "Faccio il sindaco a mani nude" - Live Sicilia

Cateno De Luca si dimette dall’Ars | “Faccio il sindaco a mani nude”

Lettera al presidente del Parlamento regionale Miccichè. A Sala d'Ercole arriva Lo Giudice

PALERMO – Dieci mesi: tanto è durata la seconda esperienza all’Ars per Cateno De Luca. Il sindaco di Messina ha messo fine al suo doppio ruolo, inviando la lettera di dimissioni da deputato regionale: “Eccomi pronto a mani nude a fare il sindaco di Messina”, ha commentato. De Luca, che pochi giorni fa aveva incassato il sì del Consiglio al suo ‘Salva Messina’ che mette in campo misure drastiche per la salvaguardia dei conti della città dello Stretto, era stato eletto a Palazzo dei Normanni alle Regionali del 2017 nella lista dell’Udc di Messina: per l’occasione lo scudocrociato aveva ospitato il suo movimento ‘Sicilia Vera’ e De Luca aveva centrato il ritorno a Sala d’Ercole con 5.418 voti. A giugno, però, la scelta di correre per la carica di sindaco di Messina, il raggiungimento del ballottaggio e la vittoria finale contro il candidato del centrodestra Dino Bramanti. Da quel momento è iniziato un tira e molla, con il Parlamento regionale che in questi mesi non ha potuto imporre la surroga attraverso la commissione verifica poteri di Palazzo dei Normanni per via della pendenza di alcuni ricorsi che rendevano i singoli componenti giuridicamente impossibilitati a decidere.

La rinuncia del sindaco di Messina al seggio porterà a Palazzo dei Normanni il primo dei non eletti nella lista Udc di Messina: Danilo Lo Giudice. “Ho indugiato per qualche mese in più nel doppio ruolo di deputato e di sindaco non perché ho voluto approfittare della circostanza che la legge non prevede un termine perentorio per effettuare tale scelta – ha scritto De Luca nella missiva indirizzata al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè -, ma perché avevo la necessità di poter esercitare una incisiva azione di persuasione nei confronti del consiglio comunale, ove non ho alcun consigliere eletto nelle liste a me collegate a causa di un sistema elettorale alquanto balordo che va al più presto corretto, per poter ottenere gli urgenti ed importanti provvedimenti che la città di Messina necessita per uscire dal baratro finanziario nel quale l’abbiamo ereditata”. E ancora: “Ho deciso di rinunciare alla possibilità di potermi dimettere da sindaco di Messina continuando a svolgere il ruolo di deputato, nella malaugurata ipotesi di bocciatura del progetto ‘Salva Messina’, per amore di Messina. Ho scelto di servire la mia città e i messinesi hanno scelto il mio programma”.


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