Cefalù, la casa a luci rosse dell'ex consigliere comunale

Cefalù, la casa a luci rosse dell’ex consigliere comunale

Sequestrato un immobile vicino alla stazione. Favoreggiamento della prostituzione

PALERMO – Qualcuno, in famiglia, l’aveva messa in guardia. La sua attività rischiava di dare nell’occhio. Rosangela Vinci, ex consigliere comunale a Cefalù, eletta nel 2017 in una lista civica, credeva di potere lavorare nell’ombra.

Si sbagliava. Attorno al suo nome ruota, infatti, l’inchiesta della Procura di Termini Imerese che l’ha iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento della prostituzione. Sua era la casa dove una ventina di ragazze, soprattutto colombiane, vendevano il proprio corpo.

Sotto inchiesta ci sono altre tre persone. Tre uomini che avevano un ruolo marginale. Si occupavano delle pulizie dell’appartamento nei pressi della stazione. E a volte approfittavano della presenza delle ragazze.

Le indagini del commissariato di Cefalù sono nate da un esposto anonimo che segnalava lo strano viavai nella casa all’inizio affittata per le vacanze e pubblicizzata sui siti specializzati. Poi Vinci avrebbe capito he si potevano fare molti più soldi trasformandola in una casa del sesso. Nel solo mese di agosto l’affitto riscosso toccava quota tremila euro.

Il turismo d’estate portava molto più lavoro. Negli altri mesi l’affitto veniva rivisto al ribasso. Una ventina di ragazze hanno scelto la casa come sede di lavoro. Italiani, stranieri, gente del luogo e di altre province siciliane: in tanti hanno fatto visita alle ragazze.

Le contattavano nelle bacheche di annunci hot. Si davano appuntamento sotto casa. Salivano e consumavano rapporti sessuali. Per cercare di mantenere il riserbo Vinci a volte faceva risultare l’affitto a nome di una coppia. I pagamenti avvenivano in contanti e in nero. Solo qualche volta c’è un tracciamento con la carta di credito, sempre nell’ottica di evitare i controlli.

Non aveva fatto i conti con l’esposto anonimo. I poliziotti, che hanno sequestrato l’immobile, hanno ora in mano il libro della contabilità. Potrebbero emergere altri spunti investigativi.


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