CATANIA – “Ho assicurato al presidente dell’Ars Galvagno, che mi ha segnalato i problemi causati della cenere dell’Etna, la disponibilità del governo regionale ad affrontare la tematica, nei modi e tempi opportuni, dopo una verifica del percorso giuridico-amministrativo percorribile”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani.
“Nel frattempo avanzerò formale richiesta alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento nazionale della Protezione civile – prosegue Schifani – per non lasciare nulla di intentato, visto che il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, mi ha già relazionato proponendo lo stato di emergenza”.
Schifani auspica che l’istanza possa essere “accolta quanto prima, visto che si tratta già del quinto episodio di emissione di cenere in brevissimo tempo”. E sottolinea che il capo dipartimento Cocina lo ha informato che “dal febbraio 2021 al febbraio 2022 ce ne furono oltre 50”.
Allora “la richiesta di stato di emergenza non venne accolta”, ammette ancora il governatore dell’Isola, “ma si ottennero 5 milioni di euro a seguito della dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale”.