Centro direzionale, scoppia la polemica: "Opera calata dall'alto" - Live Sicilia

Centro direzionale, scoppia la polemica: “Opera calata dall’alto”

Orlando: "Musumeci presenterà il progetto al consiglio comunale"

PALERMO – Nel giorno in cui la giunta Orlando presenta alla città il nuovo Piano regolatore, scoppia la polemica sul centro direzionale di via Ugo La Malfa. Stiamo parlando del faraonico progetto da 425 milioni di euro che, nelle intenzioni del governo regionale, dovrebbe riunire (lì dove al momento sorge l’ex ente minerario) un polo che riunisca tutti gli uffici sparsi per il capoluogo siciliano. Un iter che va avanti già da qualche anno e che adesso è entrato nel vivo: la commissione internazionale ha scelto il progetto che ora andrà a Sala delle Lapidi per un parere non vincolante, poi sarà la volta del progetto esecutivo.

La novità è che a presentare il progetto in consiglio comunale sarà Nello Musumeci in persona: a darne l’annuncio oggi il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha anche aggiunto che l’operazione consentirà di risparmiare 25 milioni di euro. “E’ previsto da una legge regionale, possono realizzarlo a prescindere – ha spiegato il Professore, provando a difendersi dalle critiche – ed è stato scelto da una commissione di altissimo livello”. Un entusiasmo che però non convince tutti. “Ho timore il che il progetto parta, anche dal punto di vista formale, col piede sbagliato, con la scelta da parte della Giunta regionale  non proprio in sintonia con le decisioni assunte dall’Assemblea”, dice in una nota la deputata di Forza Italia Marianna Caronia. “Un’opera di questo tipo e di questa portata può essere realizzata solo dopo le necessarie e approfondite valutazioni di tutte le altre alternative progettuali, in termini di localizzazione, costi-benefici, scelte di viabilità collegate – continua la deputata che è anche consigliere comunale – Proprio per questo, quando l’Assemblea Regionale ha dato parere favorevole alla delibera di Giunta sul progetto, furono date delle precise indicazioni  che miravano a restituire la parola ai cittadini di Palermo e, soprattutto, ad arrivare ad un progetto definitivo non calato dall’alto ma che risponda davvero alle esigenze non solo dell’Amministrazione regionale, ma anche e soprattutto a quelle della città e del territorio”.

Il progetto è imponente, ma il Comune ha chiesto che siano rispettati i vincoli del Prg: non dovrà quindi “consumare” più suolo degli attuali edifici che saranno abbattuti. Il problema è la viabilità, specie in una zona come quella di via Ugo La Malfa, e per questo il Comune dovrebbe realizzare una apposita deviazione del tram che si sommerà alla fermata del passante ferroviario. “Mentre ancora non è  iniziata la discussione del Prg – continua la Caronia – il consiglio si ritroverà a dibattere di una variante per un’opera che, da sola e già durante gli eventuali lavori di realizzazione, stravolgerebbe la viabilità e la vivibilità di un’area vastissima di Palermo”.

Le bordate arrivano però anche dalla stessa maggioranza del sindaco Orlando. “Rischia di essere un’opera mastodontica sconnessa dal tessuto urbano di Palermo, un vero pugno in un occhio per il paesaggio: mi chiedo dove siano gli ambientalisti, i progettisti, le associazioni e i tecnici che sul tram in via Libertà fanno ferro e fuoco e che non sembrano essersi accorti dello scempio che Musumeci vuole propinarci”, dice il consigliere comunale Toni Sala. “La zona industriale ha già enormi problemi di traffico e rischiamo di ripetere quanto avvenuto con la Cittadella della Polizia di Boccadifalco, la cui struttura è in parte pronta ma per la quale manca la viabilità necessaria – continua Sala – Questo progetto è stato imposto dall’alto senza nessun confronto con la città, proprio mentre il consiglio comunale si appresta a riceve il nuovo Piano regolatore che, a questo punto, non si capisce a cosa serva visto che poi la Regione fa quello che vuole. Mi chiedo anche quale sarà la compensazione per i palermitani: più aree verdi? Più strutture a servizio dei quartieri? O rimarranno solo tanti palazzi vuoti e sfitti, mentre via Ugo La Malfa impazzirà di traffico?”.

A intervenire è anche l’ex ministro Saverio Romano. “Musumeci e Orlando hanno presentato il progetto del centro direzionale – scrive su Facebook il leader del Cantiere Popolare – Peccato che nessuno abbia considerato che quel quadrilatero già oggi fa registrare livelli di traffico veicolare pazzeschi, con intasamenti costanti e infernali lungo tutto l’asse viario. L’ex circonvallazione oggi è poco più di una trazzera e una struttura come il centro direzionale,  con migliaia di dipendenti che dovranno raggiungere il luogo di lavoro, non potrà che aggravare una situazione già tragica. La soluzione ci sarebbe e si chiama Pedemontana: un’opera da 800 milioni, con un progetto già pagato e curato dall’Anas e che giace inspiegabilmente nei cassetti, che permetterebbe, fra le altre cose, a tutti gli automobilisti che dalla provincia devono raggiungere l’aeroporto e viceversa di bypassare la città. In assenza di una infrastruttura viaria adeguata alle esigenze attuali, come la Pedemontana, e in grado di garantire i collegamenti e i flussi veicolari tra le infrastrutture di trasporto, si stanno solo gettando le basi per un caos strutturato”.


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