CATANIA – Campo progressista: via libera all’accordo. Il tavolo politico della coalizione giallorossa si è riunito ieri pomeriggio a Misterbianco in provincia di Catania. Le tensioni dei giorni scorsi sembrerebbero essersi smorzate sulla rive gauche siciliana e la truppa pronta a rimettersi in marcia. Al tavolo erano presenti gli esponenti di Pd (Anthony Barbagallo), Cinquestelle (Nuccio Di Paola), Cento Passi (Sergio Lima), Articolo 1 (Zappulla), Sinistra Italiana (Vindigni), Europa Verde (Mangano) e Partito Socialista.
La sintesi sul sistema di voto è in via di definizione ma si lavora su uno schema di massima: voto online e con un tour preliminare di almeno 12 assemblee territoriale (ancora in forse la presenza dei gazebo che piacciono molto ai dem e poco ai pentastellati), arriva al termine di una riunione di oltre tre ore. Ecco le novità principali. La data per le consultazioni è stata individuata nel periodo compreso tra il 16 (opzione più plausibile) e il 24 luglio. La formula di massima (tanto agognata) individuata per circoscrivere il perimetro della coalizione sarebbe quella di aggregare formazioni che non abbiano condiviso “esperienze di governo delle destre”.
Ma andiamo alla road-map. L’accordo prevede che entro il 10 giugno alle ore 12 dovranno essere presentate le candidature con l’obbligo del numero di firme a sostegno di ciascun nome in campo. Una clausola che, nei fatti, blinda la coalizione. Altro elemento vincolante è l’obbligo (con tanto di atto notarile) di presentare per ogni candidato almeno una lista in cinque province a sostegno del vincitore. Il che, tradotto vuole dire: confezionare già a luglio le liste definitive per le regionali. Insomma, patti chiari e amicizia lunga. O come avrebbe cantato Claudio Lolli: “L’alternativa è organizzazione”.