Cga: stop al decreto sul budget delle strutture sanitarie accreditate

Cga: sospeso il decreto sul budget delle strutture sanitarie accreditate

Accolto il ricorso di laboratori, centri diagnostici e odontoiatrici

PALERMO – Il presidente del Cga Ermanno De Francisco ha accolto le domande cautelari proposte da strutture odontoiatriche e radiologiche e da alcuni laboratori siciliani e ha sospeso il decreto dell’assessorato Salute di determinazione dei budget. L’assessorato regionale con un decreto ha introdotto i criteri di ripartizione alle strutture dei budget per l’erogazione di prestazioni a carico del servizio sanitario.

Alcune strutture odontoiatriche, radiologiche e alcuni laboratori, accreditati e contrattualizzati, delle province di Agrigento, Palermo, Trapani, Caltanissetta, Messina e Enna, ritenendo i criteri illegittimi e lesivi si sono rivolti al giudice amministrativo assistiti dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.

Il decreto prevede, pena la cessazione della remunerazione delle prestazioni sanitarie espletate e la sospensione dell’accreditamento, che le strutture debbano accettare il contratto rinunciando a proporre qualunque azione giurisdizionale a tutela dei propri diritti. Secondo il presidente del Cga queste clausole “appaiono incompatibili con il diritto, costituzionalmente garantito, alla piena tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dei soggetti privati nei confronti delle amministrazioni pubbliche”.

Per effetto della decisione del Cga le strutture sanitarie potranno sottoscrivere i contratti di assegnazione del budget senza dovere rinunciare alla possibilità di contestare, anche in sede giudiziaria, gli importi loro assegnati.


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