Una tragedia immensa. Un epilogo davvero strano .
“Chi voleva La Torre morto? | Non fu solo Cosa nostra…”
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Ha migliorato?.......Lasciamo stare!!!!!!!
Come si può ancora presentare un soggetto del genere?.....Voglio vedere se fosse eletto,arrivato al parlamento europeo si permettesse di salire sui banchi e fare il pagliaccio per come ha fatto al comune!!!!!!!
Invece caro sig. Orlando Cascio,il ponte si farà,si faccia una ragione......lei ha finito il suo ciclo (per fortuna di tutti noi),ma lo vedrà a queste elezioni.
Forza cateno de Luca i siciliani veri sono con te. A presto
All’avvocato Caleca, uomo di acuto ingegno, propongo una concausa, anch’essa “epidermica”. Accanto alla “questione Comiso”, Pio La Torre aveva posto la questione morale interna al Pci in Sicilia. La mafia aveva le mani sugli appalti e questi erano nella mani di ben note cooperative dell’Emilia-Romagna. La questione morale, però, era stata posta, nella nota intervista ad Eugenio Scalfari del 1981, da Enrico Berlinguer che accusava di corruzione i partiti italiani. CHIEDO all’avvocato Caleca e ai lettori: qualcuno ricorda se Berlinguer sostenne Pio La Torre in relazione alla questione morale interna al Pci siciliano? Qualcuno ricorda se La Torre rimase o meno da solo a sostenere quell’accusa? Io non lo ricordo. Di certo c’è l’assassinio di Pio La Torre, uomo morale, per natura e al di là delle belle parole e delle interviste.
Caleca che ha conosciuto l’altezza morale e politica di La Torre, come mai ha fatto l’assessore con Crocetta in un contesto nel quale le cronache giornalistiche narrano giornalmente della presenza invasiva in quel governo di soggetti come Lumia e Montante?
Avvocato Caleca gli interrogativi ci sono e rimangono sino a quando sarà la storia a raccontare qualcosa. Credo opportuno rammentare che periodo dell’omicidio La Torre è vicino a due morti eccellenti per le quali, purtroppo ancora oggi, parlano solo gli atti processuali: Piersanti Mattarella e Carlo Alberto Dalla Chiesa e la di Lui signora Emanuela Setti Carraro.
C’è sempre il campione cui mostri la luna e vede il dito – vero Salvatore?
oppure il camaleonte che ha bisogno di riciclarsi quando scricchiola l’ultimo strapuntino conquistato,vero piotr
La morte di La Torre e’ stato un colpo decisivo alla possibilità che governasse in Sicilia un’alternativa: era il leader del rinnovamento morale e politico di questa Terra.
Fu ucciso per uccidere quella possibilità. Ci sono riusciti, purtroppo.
Finalmente abbiamo scoperto l’acqua calda.
….M L SUA PROPOSTA DIVENTO’ LEGGE DELLO STATO ” LA ROGNONI LA TORRE” QUELLA CHE NESSUN MAFIOSO HA POTUTO DIGERIRE, PERCHE’ LO PRIVAVA DEI SUOI BENI ACQUISITI ILLEGALMENTE.MI FA MALE OGNI TANTO ED IN PARTICOLARE DEL PERIODO BERLUSCONIANO/ALFANIANO/FINIANO …..SENTIR DIERE CHE LORO AVEVANO FATTO LA LEGGE PER LA CONFISCA DEI BENI. CON QUESTA LEGGE L’ ONOREVOLE LA TORRE FIRMO’ ANCHE LA SUA CONDANNA A MORTE. CHE SE NE RICORDI CHI HA MEMORIA CORTA. ONORE A PIO LA TORRE. RIPOSI IN PACE
Lei ignora. Ignora che la legge fu riproposta dal democristiano Rognoni ed approvata dopo la morte di La Torre. Per doverosa memoria fu intitolata anche a nome di La Torre. Lei ignora che quella che lei chiama “confisca dei beni” è la legge che confisca “per equivalenza”, confisca cioè anche i beni legittimi posseduti degli eredi dei mafiosi e ciò se lo Stato, avendo accertato l’illecito arricchimento, ma non avendo trovato beni direttamente riconducibili a questo, si rivale sui beni seppur legittimi e seppure ormai degli eredi. E questa legge fu trattata con la magistratura e poi approvata proprio nel “periodo” e dai parlamentari da lei citati. Lei ignora. S’informi.