"Cialtroni ", "Fuori gli attributi" | Manovrina, bagarre a Sala d’Ercole - Live Sicilia

“Cialtroni “, “Fuori gli attributi” | Manovrina, bagarre a Sala d’Ercole

Governo sotto due volte. Maggioranza nel caos. Lite tra Vinciullo e Falcone sui contributi per la Formazione.

PALERMO – Sono volate parole grosse. In particolare tra il presidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo e il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone. Casus belli, un emendamento presentato dal deputato azzurro col quale veniva chiesto di aumentare di un milione lo stanziamento previsto per i corsi di formazione destinati ai ragazzi in età scolare. Secondo Vinciullo, quella norma avrebbe avuto l’obiettivo di favorire alcuni enti che, pur presenti in graduatoria, erano rimasti fuori dalla distribuzione dei contributi. Secondo Vinciullo, quel milione in più avrebbe consentito di far “slittare” la graduatoria facendo rientrare quegli enti.

E l’accusa destinata ai deputati di Forza Italia è stata durissima: “Vi siete venduti alla maggioranza: cialtroni”. Ovviamente la reazione è stata veemente, con urla in Aula che hanno costretto il presidente Ardizzone a sospendere l’Aula per qualche minuto. Alla ripresa, però, ecco la reazione di Forza Italia, affidata al deputato Giuseppe Milazzo: “Adesso si passi all’esame dell’articolo 12, con i contributi a pioggia. Vinciullo dimostri di avere gli attributi politici”.

Proprio questo articolo, dimezzato dall’intervento del presidente Ardizzone, che ha cancellato diverse prebende e finanziamenti destinati a enti con lo sponsor politico, è stato oggetto oggi di lunghe riunioni a Palazzo dei Normanni. Da queste riunioni dovrebbe venir fuori un maxiemendamento che consenta di ripescare alcuni di questi contributi. Ma l’accordo rischia di essere ancora lontano. Il presidente Ardizzone ha comunicato all’Aula che su quell’articolo sono piovuti nuovamente altri duecento emendamenti. Mentre da più parti, e in particolare dal Ragioniere generale Salvatore Sammartano e dall’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri, è arrivata la richiesta di approvare questa norma entro stasera: se si andasse a domani, sarebbe a rischio la tempestiva erogazione del mutuo da 65 milioni di euro destinato agli investimenti dei Comuni, e necessario per evitare il dissesto di molti di questi enti.

Non a caso in mattinata era giunto l’appello del presidente dell’Anci Leoluca Orlando: “I comuni siciliani – ha detto – stanno vivendo ore di fiduciosa attesa, poiché da questa decisione dell’Ars dipenderanno le scelte che prenderanno diverse decine di consigli comunali”.

Intanto, però, il clima in Aula è da Far West. Il governo, dopo essere andato sotto ieri sulla norma relativa all’Iva sul contratto tra Regione e Trenitalia, è stato battuto col voto segreto altre due volte: bocciata la norma che prevedeva la concessione ai Comuni di 5 milioni come anticipazione per pagare la “contravvenzione” dell’Unione europea sulle discariche, cassata poi anche la norma sulla peschicoltura, cara al deputato e sindaco di Bivona (città famosa proprio per le sue pesche) Giovanni Panepinto.


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