Revocata la custodia cautelare in carcere per Massimo Ciancimino. Il figlio di don Vito può tornare libero per la vicenda della calunnia aggravata all’ex capo della polizia Gianni De Gennaro. Resta, però, detenuto perché un altro giudice deve ancora decidere sulla seconda misura cautelare che è stata inflitta a Ciancimino dopo che lo stesso ha fatto ritrovare della dinamite nella sua abitazione. La decisione è del giudice per le indagini preliminari Riccardo Ricciardi che ha accolto le richieste degli avvocati Francesca Russo e Roberto D’Agostino. Nel provvedimento si legge che non c’è più il rischio di reiterazione del reato visto che Ciancimino è ormai da tempo in carcere. Inoltre, secondo il gip, Ciancimino “ha reso ampie dichiarazioni sull’asserita trattativa fra o Stato e Cosa nostra e in ordine ai rapporti che il padre avrebbe intrattenuto con De Gennaro”.
Ed ancora: “Tutti i luoghi nella disponibilità dell’indagato sono stati perquisiti” Compreso lo sgabuzzino dove gli agenti della Dia hanno ritrovato parte dell’archivio dell’ex sindaco, e mafioso, di Palermo. Un archivio da cui è saltato fuori il documento, poi risultato taroccato, in cui De Gennaro veniva indicato in un elenco di personaggi delle istituzioni che avrebbero avuto un ruolo nella trattativa. Da una perizia ordinata dal procuratore aggiunto Ingroia e dai sostituti Di Matteo, Guido e Sava è emerso che il nome del poliziotto era stato scritto in epoca successiva alla redazione del manoscritto.