Ciani coach dell'anno per l'Ussi: | "È un premio per tutta la Fortitudo" - Live Sicilia

Ciani coach dell’anno per l’Ussi: | “È un premio per tutta la Fortitudo”

Il coach della Fortitudo Agrigento, eletto miglior coach durante la premiazione organizzata dall'USSI Sicilia, ha rivissuto il magico 2015 della sua squadra, che ancora deve essere completato. Ora si guarda con entusiasmo al nuovo anno.

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PALERMO – Quella cavalcata da sogno, terminata con la sveglia suonata proprio sul più bello, non è passata inosservata. Franco Ciani è l’allenatore dell’anno per l’Ussi Sicilia, nella consueta premiazione annuale, tenuta in questa edizione al Circolo degli Ufficiali di Palermo. Un riconoscimento non solo a quanto fatto nel 2015 dal coach della Fortitudo Agrigento, matricola spettacolare nello scorso torneo di A2 Gold, con una storica promozione in massima serie solamente sfiorata. Il miracolo mancato, però, non scalfisce quanto di buono fatto dal tecnico friulano sulla panchina del Gigante: “Tutti i premi sono un riconoscimento al lavoro e all’impegno professionale, senza entrare nel merito delle qualità. Mi inorgoglisce particolarmente, ha un significato profondo, ed è giusto pensare che sia un premio ai giocatori e alla società. I risultati sono merito di tutti, io sono la polena della nave”.

Il 2015 è stato un anno da incorniciare, al di là di quella finale. Un orgoglio, indubbiamente, ma anche un rimpianto enorme, per quel che poteva essere e invece non è stato: “C’è e resterà l’amaro in bocca – ammette Ciani -. Abbiamo avuto un’occasione storica, spero non irripetibile, scivolataci dalle mani per un niente. Quello che rimane però è l’orgoglio per una stagione così esaltante”. Magari con la voglia di ripetersi il prima possibile, e chissà che l’assalto alla Serie A non rientri tra gli obiettivi per il 2016: “Vogliamo consolidarci ad un livello alto, cosa in cui stiamo riuscendo nonostante mille problemi. L’augurio è quello di vivere una post season travolgente come lo scorso anno”.

Mille problemi che stanno per risolversi, almeno sul fronte infermeria. Alessandro Piazza, dopo quasi due mesi di stop, si avvicina al rientro in campo. Un recupero fondamentale per la Fortitudo: “Credo che giocare senza il playmaker titolare per due mesi crei delle negatività, dei sacrifici. Ora dobbiamo ricostruire gli equilibri di un tempo, però non vediamo l’ora che rientri, anche se non si deve abbassare la concentrazione”. Testa al campo, dunque, e al prossimo match contro Casale: “Hanno la miglior difesa del campionato, con dieci punti in meno della seconda tra quelli subiti. Dovremmo conquistarci ogni tiro perché ci sporcheranno tutto. Temo l’organizzazione di Ramondino, uno dei migliori allenatori in circolazione”.

E tra gli obiettivi da centrare prima della fine dell’anno, ce n’è uno del tutto inusuale: “Adesso spero di espugnare il PalaMoncada (ride, ndr). L’anno scorso era il nostro punto forte, adesso invece facciamo fatica. La grande voglia di far bene davanti al nostro pubblico non ci aiuta, ma la continuità e la solidità sono due aspetti fondamentali”. E chissà, magari con un Saccaggi sulla falsariga delle ultime settimane: “Finora è stato straordinario. La prestazione di Latina con trentacinque punti è quella più fresca, ma nasce da tutta la squadra, dalla difesa dei lunghi, dai blocchi, dall’aver controllato tutti i rimbalzi contro una squadra che in area ha un atletismo al di sopra della media. Poi Saccaggi ha capitalizzato tutti i palloni come solo lui sa fare”.


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