Il contropiede di Crocetta | "No ai deputati-assessori" - Live Sicilia

Il contropiede di Crocetta | “No ai deputati-assessori”

Il governatore, Rosario Crocetta

Il governatore Rosario Crocetta sul rimpasto: "Chi lo chiede, lo fa solo per motivi politici. Stancheris, Scilabra e Bianchi non si toccano. Articolo 4, Democratici e riformisti e Megafono hanno il diritto di entrare in giunta".

Palazzo d'Orleans
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PALERMO – Catenaccio e contropiede. Il presidente della Regione non ci sta a fare la figura di chi è costretto a mandar giù i diktat dei partiti. E dopo avere assicurato in tutte le sedi che alle base delle recenti polemiche col Pd ci fosse solo un “equivoco”, oggi rilancia con una frase che appare qualcosa di più di una provocazione: “Chi vuole fare l’assessore dovrebbe però dimettersi dalla carica di deputato”. Eccolo, il contropiede. Che arriva dopo un grintoso catenaccio. Una difesa convinta di alcuni componenti della sua giunta: “La Stancheris? Siamo una coppia di fatto, non andrà via anche perché è in giunta da appena tre mesi. Nelli Scilabra? Non credo che il Pd voglia apparire come il partito che vuole fermare la riforma della Formazione. Bianchi? Se mi chiedessero di toglierlo, mentre stiamo lavorando a bilancio e finanziaria, significherebbe una cosa sola: che ai democratici interessano più i propri equilibri interni che il futuro dei siciliani”.

La pace, che sembrava essere stata siglata in un vertice a Palazzo d’Orleans di due giorni fa, quindi, era solo apparente. Il rimpasto, che secondo alcuni big del Pd è questione di giorni, rischia di arrivare più tardi del previsto. Dopo il catenaccio e il contropiede, insomma, è il momento della “melina”.

Il rischio, adesso, è che queste tensioni, che evidentemente non sono per nulla sopite, possano riaccendersi in occasione della direzione del partito, ormai vicinissima. E una battuta del governatore, oggi, su un possibile nuovo colloquio chiarificatore con i dirigenti siciliani del Pd non è affatto rassicurante: “Se vedrò di nuovo i deputati del Pd? Quante volte devo incontrarli in una settimana?” ha chiesto sarcasticamente il presidente.

La pace, insomma, se esiste, è davvero fragile. La strategia di Crocetta sembra molto chiara: quella di far emergere come la responsabilità di questo rimpasto sia da attribuire interamente ai partiti. Fare in modo, quindi, che la questione sul ritocco in giunta appaia poco più che una “lotta intestina” o una caccia alle poltrone. Concetti, in fondo, espressi apertamente dal presidente qualche giorno fa. E in parte ribaditi oggi. “Il governo – ha detto infatti il governatore – non sente alcun bisogno di fare un rimpasto perché ritiene positiva la valutazione su alcuni assessori. Qualcuno, tra l’altro è qui da poco tempo. Un rimpasto generalizzato sarebbe deleterio per la Sicilia, in una fase in cui stiamo avviando una serie di progetti produttivi. Non dimentichiamoci poi – ha aggiunto – che dobbiamo accelerare la spesa dei fondi europei, i cui termini stanno scadendo, e mettere velocemente mano al nuovo Bilancio. Senza dimenticare ovviamente tutte le altre questioni, dal precariato, ai rifiuti, all’acqua. Non credo che perdere altri sei mesi sia utile”.

Se rimpasto sarà, quindi, la volontà non sarà del presidente. Ma tutta dei partiti, che se ne accolleranno anche le responsabilità: “Considero legittimo – ha smorzato Crocetta – che i partiti vogliano rivedere la propria compagine assessoriale. Ma mi devono dare i nomi. Partendo da un punto fermo: il rimpasto non può riguardare l’intera giunta. Sarebbe come sconfessare l’azione compiuta dal governo insieme alle forze politiche”.

No al “rimpastone”. E del resto, anche i partiti sembrano consci di questo fatto. Il problema è che, conti alla mano, e pesate le richieste di Pd, Udc e delle altre forze della maggioranza, il ricambio non potrà che interessare almeno metà dell’esecutivo. “Queste richieste – ha poi affondato Crocetta – hanno solo una motivazione legata agli equilibri politici dei partiti. Non ci sarebbe alcuna esignza di cambiare. Abbiamo prodotto tantissime cose. Ma se rimpasto deve essere, il Pd e l’Udc sappiano che le forze nate nel frattempo, quelle di Articolo 4, Drs e del Megafono hanno pienamente diritto di entrare in giunta. Anzi, hano forse qualche diritto in più, visto che loro una rappresentanza non ce l’hanno”.

Quindi, la stoccata. “Io non ho mai detto – ha puntualizzato infatti Crocetta – che i deputati non debbano entrare in giunta. Ho solo detto che, in qual caso, dovrebbero dimettersi dalla carica di parlamentare, per dedicare tutte le proprie energie al governo. Ma questa è una mia vecchia convinzione da bacchettone. Di chi è convinto, insomma, che i poteri legislativo ed esecutivo vadano divisi. E che il controllore non può coincidere col controllato. E la stessa incompatibilità – ha insistito – credo riguardi la carica di segretario del partito e componente della giunta. Ma lascio alla loro onestà intellettuale il compito di scegliere”. Contropiede.

LA CONFERENZA STAMPA MINUTO PER MINUTO

13.45 Il governatore ha chiuso la conferenza stampa con una stoccata nei confronti dei parlamentari che aspirano a entrare in giunta: “Sarebbe una scelta di grande valore se, nel momento di proporsi come assessori, si dimettessero da deputati. Anche per una questione di coerenza dal punto di vista delle indennità. Non si può dire che un assessore deve guadagnare 2.500 euro e un deputato diecimila”.

13.38 Il governatore ancora sul rimpasto: “Se il Pd dovesse chiedermi di togliere dalla giunta Nelli Scilabra non darebbe un buon segnale: vorrebbe dire che ha intenzione di frenare la riforma della Formazione che porterà all’abolizione degli enti. Lo stesso nel caso in cui mi chiedessero di estromettere Luca Bianchi, mentre stiamo lavorando al bilancio e Finanziaria. Significherebbe una cosa sola: che al Pd interessano di più i propri equilibri che il futuro dei siciliani”.

13.36 Sempre Crocetta: “La vicenda dei contributi? È risolta. Versavo i soldi al Megafono. Vogliono che aderisca al gruppo del Pd? Nessun problema, così mi inviteranno alle loro discussioni. Io ho aderito al gruppo del Megafono in sintonia col Pd. Non ho mai detto che i deputati non debbano entrare in giunta, ma che penso sia un atto di onestà intellettuale dimettersi da parlamentare. Nessuna eccezione nemmeno sui segretari che diventano assessori. Credo non sia molto compatibile”.

13.30 Sempre Crocetta sul rimpasto: “Il governo non sente alcun bisogno di fare un rimpasto perché ritiene positiva la valutazione su alcuni assessori. Qualcuno, tra l’altro è qui da poco tempo. Un rimpasto generalizzato sarebbe deleterio per la Sicilia, in una fase in cui stiamo avviando una serie di progetti produttivi, dobbiamo lavorare alla spesa dei fondi, i cui termini stanno scadendo, e al nuovo Bilancio. Oltre alle questione del precariato, i rifiuti, l’acqua. Non credo che perdere altri sei mesi sia utile. Considero legittimo che i partiti vogliano rivedere la propria compagine assessoriale. E mi devono dire nomi. Ma non può riguardare l’intera giunta. Sarebbe come sconfessare l’azione compiuta dal governo insieme alle forze politiche”.

13.09 l’assessore alla Funzione pubblica Valenti: ieri abbiamo approvato l’ultimo ddl su nome transitorie riguardante le Province, riguardante le città metropolitane. È da qui che parte davvero la riforma sulle Province, perché una volta individuato il perimetro delle città metropolitane si potrà iniziare a ridefinire i confini dei liberi consorzi. E per individuare all’area della città metropolitana abbiamo pensato a tanti fattori, compreso, ad esempio, il flusso dei pendolari. Insomma, non si tratterà di una semplice aggregazione di Comuni”.

13.00 l’assessore Lo Bello: “Abbiamo incontrato i sindacati e abbiamo fornito tutte le garanzie per le 101 giornate. Mancano poche risorse per gli 83 milioni che servono. Ma lavoreremo anche sul riordino del settore, con l’accorpamento dell’antincendio e della Forestale. I sindacati hanno sollevato una serie di questioni riferita al contratto e agli arretrati. Il rinnovo del contratto andrà di pari passo col riordino del settore. Per gli arretrati dei lavoratori antincendio servono sei milioni che pagheremo dopo aver trovato nel bilancio dell’assessorato ambiente di queste somme”.

12.53 Crocetta: “Il 2014 sarà l’anno della ceramica. Porteremo la ceramica siciliana anche all’Expo di Milano e lavoreremo anche a una mostra permanente”.

12.46 L’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri: “Abbiamo sbloccato il bando ‘imprese di qualità’ che era stato fermato dopo l’intervento, un paio di anni fa, della Corte dei conti. Così possiamo finanziare presto una serie di progetti delle imprese. Abbiamo sbloccato i bandi sulla infrastrutturazione delle aree industriali (circa 120 milioni). Abbiamo anche dato delle linee per valorizzare a ceramica degli artigiani siciliani”.

12.42 Prende la parola l’assessore Stancheris: “Grazie al lavoro del commissario della Foss e all’aiuto di tanti tecnici che gli hanno dato una mano anche gratuitamente, la stagione artistica della Foss non si ferma. Lo stesso al Bellini di Catania, dove verranno presto pagati gli stipendi. Insomma, i commissari stanno facendo un ottimo lavoro”.

12.36 sempre Bianchi: “Lo sblocco dei 110 milioni della Sanità è molto importante, e faccio i complimenti all’assessore Borsellino e al direttore Sammartano. Stiamo lavorando, a Roma, anche sulla possibilità di intervenire con una variazione di bilancio che interverrà sulle emergenze”.

12.35 Prende la parola l’assessore Bianchi: “La società che gestisce l’aeroporto di Birgi era in grande sofferenza. La Regione è subentrata nelle quote della Provincia a patto di intervenire sulla ricapitalizzazione, con una somma di 1,2 milioni di euro. Così, intanto, rinnoviamo il contratto con la Ryanair e soprattutto evitiamo che un privato potesse intervenire acquisendo la società con pochi soldi. La società sarà messa in vendita, ma adesso attraverso una bando a evidenza pubblica e a prezzi di mercato”.

12.30 “Leggo poi ogni giorno – aggiunge il governatore – di assessori che vorrei cambiare. Per questo sono entrato abbracciato all’assessore Stancheris. Siamo una coppia di fatto. Del resto, non capisco perché dovrei cambiare un assessore che si è insediato appena tre mesi fa”.

12.25 “Abbiamo acquisito le quote dell’aeroporto di Birgi. Le difficoltà della Provincia di Trapani per la ricapitalizzazione avrebbero rischiato di mettere nelle mani dei privati a pochi soldi quelle quote. Abbiamo poi approvato lo schema per il Patto dei sindaci, che è il più grande progetto europeo  sulle energie alternative, che creerà 20 mila posti di lavoro a tempo indeterminato”.

12.20 “Queste richieste hanno solo una motivazione legata agli equilibri politici dei partiti. Non ci sarebbe alcuna esistenza di cambiare. Abbiamo prodotto tantissime cose. A cominciare dal ddl sul Consorzio dei liberi comuni e delle città metropolitane. Nessun comune verrà cancellato. Ma vengono istituiti i municipi metropolitani”.

12.16 “Io non ho mai detto – prosegue Crocetta – che i deputati non dovevano entrare in giunta. Ma che avrebbero, in quel caso, dovuto dimettersi dalla carica di parlamentare, per dedicare tutte le proprie energie al governo”.

12.10 È arrivato il presidente Crocetta: “Il rimpasto? La politica vuole sempre rimpastare. Al Pd ho detto di sì a due condizioni: che sia il partito stesso a indicare chi vuole gettare dalla torre. I gruppi piccoli? Hanno più diritto degli altri, visto che non hanno assessori in giunta. È facile dire che tutto va male. Noi invece abbiamo lavorato alle cose concrete, mettendo mano al ddl sulle province, sulle città metropolitane, ci stiamo occupando di precariato, di Formazione. E la prossima settimana proporremo un’idea che sarà una novità assoluta”.

Dopo i provvedimenti presi dalla giunta di governo in merito al ddl sulle città metropolitane e allo sblocco di 110 milioni per la Sanità il presidente Crocetta interverrà oggi presso la Sala Alessi di Palazzo d’Orleans per illustrare i progetti approvati. Segui la diretta testuale della conferenza di Accursio Sabella.


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