Cimitero, la denuncia dei fiorai

CATANIA – Cimitero riaperto dopo il rogo di ieri sera, ma i fiorai lamentano perdite economiche non indifferenti. Complici il fumo e le autobotti che stamattina ancora si recavano sul luogo dell’incendio è stato necessario chiudere per diverse ore il cimitero che ha riaperto i battenti pochi minuti dopo le dieci e venticinque. Ore preziose per i fiorai della zona. L’esercente Giuseppe Caruso- contattato telefonicamente da Live Sicilia Catania – si sfoga e denuncia una duplice criticità: il rogo al campo poteva essere previsto e le ore di chiusura del cimitero stamattina hanno creato un danno economico di non poco conto ai fiorai della zona. “Oggi si celebra la Madonna del Carmelo e la chiusura del cimitero, riaperto da pochi minuti, per noi ha segnato la fine della giornata lavorativa: quello che abbiamo perso non possiamo più recuperarlo”, spiega e aggiunge che il rogo non arriva come un fulmine a ciel sereno vista la mole “di materiale infiammabile e spazzatura presente al campo” e i numerosi piccoli incendi che da sempre hanno scandito la vita del posto. “Facevano spesso carbonelle e non sono bastate le continue bonifiche della zona”, dice Caruso. C’è poi il problema tutto interno alle confraternite e alle cappelle aperte appena tre giorni a settimana. Considerando che “l’85% dei guadagni dei fiorai proviene da quelle visite e che le cappelle chiudono alle dodici” la situazione non è particolarmente florida per i commercianti del cimitero. Ma c’è di più. Caruso, dopo un giro di ricognizione, ha appurato che la maggior parte delle cappelle sono tuttora rimaste serrate dai lucchetti. Un fatto che alimenta “l’assenza di confronto con le confraternite” e la matematica certezza che i guadagni di oggi saranno decisamente magri.