Cinema De Seta,| i film sino all'8 marzo - Live Sicilia

Cinema De Seta,| i film sino all’8 marzo

Un frame di Place Rouge, uno dei film in programma al De Seta

Proseguono gli appuntamenti al Cinema De Seta e le varie rassegne a ingresso gratuito. Vi proponiamo gli appuntamenti fino all’8 marzo.

cantieri culturali
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PALERMO – Proseguono gli appuntamenti al Cinema De Seta e le varie rassegne a ingresso gratuito, da “Doc Art” a “Palermo, Oder?” alle proiezioni del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Cineclub dell’Institut Français, alla rassegna La Deutsche Vita: Diverso da chi?, fino a Sorsi Corti e al SiciliAmbiente Documentary Filmfest. Di seguito gli appuntamenti fino all’8 marzo:

Mercoledì 6 Marzo:

ore 18:30 Doc Art

Il Sicilia Queer Filmfest, in collaborazione con il Sole Luna Festival, Bridging through Documentary Films presenta quattro piccoli documenti di rilevante pregio artistico, in corcorso nelle edizioni del festival Sole Luna 2009, 2010 e 2012.

Vere e proprie opere compiute, di pochi minuti, attraverso un racconto per immagini (quasi tutti senza dialogo) di notevole qualità, raccontano l’arte della panificazione in un villaggio berbero, la realizzazione di un documentario sulla vita quotidiana in villaggio iraniano, l’utopia della convivenza di Israeliani e Palestinesi in un unico paese, la preparazione di un pranzo pasquale in un monastero benedettino.

Fatoush di Hisham Abdel Khalek (Francia, Germania, Palestina 2008, 9’) v.o. sott.fr

Cosa accadrebbe se Palestina e Israele riuscissero a creare un unico paese …. in pace? Quando una donna araba arriva in questo nuovo paese, si trova davanti una realtà che stravolge le sue aspettative.

Country Life di Hossein Jehani (Iran, 2008, 17’) senza dialoghi.

Saiwan Saeedan è al College of the Fine Arts. Deve completare la tesi di laurea. Il suo progetto si basa sulla produzione di un documentario sulla vita quotidiana di alcuni villaggi. Fotografa e dipinge le azioni dei paesani per poi esporre le sue opere in una mostra a cielo aperto nel villaggio stesso. Per lui è importante documentare tutto quello che accade e per questo inserisce anche l’episodio di una mucca che si rompe una zampa cadendo nella neve.

La grande distribution/Bread runners di Emmanuelle Lacosse (Francia 2012, 19’34) senza dialoghi. Douar Touggana, un villaggio berbero dove ogni notte si perpetua una coreografia immutata e senza tempo. All’alba la ruota comincia il suo giro. La Nature des Choses di Audrey Espinasse (Francia, 2011, 15’) senza dialoghi. Agnelli, fuoco, uomini: la celebrazione della Pasqua attraverso l’elaborazione di un pasto in un monastero benedettino.

Ore 21:00 Palermo, oder?- La spiaggia fantasma

Per la rassegna dedicata alla città dal titolo Palermo, oder? Il Sicilia Queer filmfest presenta La spiaggia fantasma di Emilio Orofino e Anikó Gál (ITA 2006, 60′)

Palermo, dodici giovani dei quartieri Brancaccio, Sperone, Settecannoli e Romagnolo e le loro storie. Nel salone da barba di Tanino, piccolo museo storico della città che custodisce foto e racconti dei tempi passati, i ragazzi conosceranno il passato della spiaggia di Romagnolo. Il documentario pone sotto esame la cultura palermitana, compresi quegli elementi negativi che determinano troppo spesso la sua vocazione all’immobilità. Il film è stato realizzato con Regione Siciliana Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, APQ Giovani, Governo Italiano – Ministero della Gioventù, Associazione Centro Studi Agorá, Associazione Cuore che Vede, e con i Gruppi Artistici Indipendenti Il Pavone Sperimentazioni e Rediromastudio in collaborazione con il Comune di Palermo.

Giovedì 7 Marzo:

SiciliAmbiente Documentary Filmfest- Daniele Incalcaterra

Il SiciliAmbiente Documentary Filmfest il 7 e l’8 marzo dedica due serate alla produzione cinematografica del regista romano Daniele Incalcaterra.

Incalcaterra, dopo la formazione al cinema documentario negli Ateliers Varan di Parigi, nel 1984 inizia a lavorare in Francia come regista; entra a far parte degli Ateliers Varan partecipando alla creazione di diversi Ateliers: Bogota, Marsiglia, Lisbona, Parigi e Palermo. Fondatore, insieme a Philippe Grandrieux, della societa di produzione Voleur e a Buenos Aires la societa Incalcaterra Producciones.

Ore 20:45 Repubblica Nostra di Daniele Incalcaterra (FRA 1995, 78’ ).

Girato tra marzo e dicembre del 1994, il film evoca un periodo decisivo della vita politica italiana, la morte della prima Repubblica e i primi passi della seconda. Un film ambientato a Milano, la capitale economica e mediatica d’Italia. Un film i cui protagonisti sono dei milanesi impegnati nella vita pubblica: i magistrati del pool “mani pulite”, un operaio dell’Alfa Romeo eletto deputato nella lista del PDS (Alvaro Superchi) e il direttore dell’istituto di sondaggi Diakron, eletto con Forza Italia, Gianni Pilo. Un film che si conclude con le dimissioni di Silvio Berlusconi dalla Presidenza del Consiglio.

Ore 22:20 Place Rouge di Daniele Incalcaterra, (FRA 1990, 60’). v.o. sott. ita

Piano sequenza documentario filmato a Mosca durante l’ultimo anno del governo di Gorbaciov. Quattordici tra fotografi, documentaristi, artisti video, cineasti hanno filmato un piano sequenza di un’ora senza alcun intervento di montaggio o di post-produzione; tra questi Daniele Incalcaterra. “Ho vissuto per quattro anni in URSS, dal ’65 al ’69. Mi sono confuso tra la gente che ogni giorno si reca nella Piazza Rossa, ho filmato il sorgere e il diffondersi della parola contestataria”.

Venerdì 8 marzo:

ore 21:00 El Impenetrable di Daniele Incalcaterra

Ultimo film di Daniele Incalcaterra, El Impenetrable (Francia-Argentina 2012, 90’- V.o. sott. ita), è stato presentato in anteprima alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. “Questa è la storia di un’eredità che ho ricevuto da mio padre, 5.000 ettari di foresta vergine nell’Impenetrable. Arrivato in Paraguay con l’intenzione di restituire quella terra al suo popolo originario, i Guaranì, mi sono trovato in un vero far west, con terre da conquistare, indiani da sterminare, e ricchissime risorse naturali in gioco. Confrontandomi all’opposizione dei grandi latifondisti e alla corruzione dell’amministrazione paraguaiana,ho dovuto trovare una nuova soluzione per la mia terra”.


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