Cinque mafiosi condannati| Ma non andranno in carcere - Live Sicilia

Cinque mafiosi condannati| Ma non andranno in carcere

In appello cade l'aggravante del “reimpiego dei proventi per attività illecita”.

PALERMO – Tutti condannati, ma non andranno in carcere. La Corte di appello, dopo il rinvio dalla Cassazione, si è di nuovo pronunciata su quattro mafiosi per i quali è caduta l’aggravante del “reimpiego dei proventi per attività illecita”.

Queste le condanne: Massimo Mulè (famiglia di Porta Nuova, 6 anni), Giuseppe Calvaruso (Pagliarelli, 8 anni in continuazione con una precedente condanna), Sandro Capizzi (Villagrazia, 8 anni), Salvatore Freschi e Giuseppe Perfetto (Santa Maria di Gesù, rispettivamente 8 anni e 4 mesi, e 5 anni e due mesi).

L’aggravante avrebbe reso le condanne più pesanti facendo tornare in carcere quattro dei cinque imputati (Massimo Mulè è stato di nuovo arrestato nelle scorse settimane) per scontare pene più lunghe rispetto alla carcerazione preventiva già patita. La Cassazione, invece, aveva accolto i ricorsi degli avvocati Giovanni Castronovo, Michele Giovinco, Marco Clementi e Raffaele Bonsignore.

 


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