PALERMO – Sono oltre diecimila i crocieristi che in questi caldi giorni di agosto hanno invaso le strade e le zone balneari di Palermo. Per non contare quanti hanno raggiunto il capoluogo in aereo, in macchina o in treno, alla ricerca di mare cristallino, buon cibo e assoluto relax. Ma saranno rimasti davvero soddisfatti della città di Palermo? Abbiamo chiacchierato con loro, chiedendo un parere spassionato e sincero e scoprendo che, se per alcuni si tratta di una città unica dal punto di vista storico e monumentale, per altri è un luogo, a tratti, da dimenticare.
La prima coppia che incontriamo appare insoddisfatta e poco entusiasta. “Siamo a Palermo da 24 ore ma avremmo preferito rimanere qui per molto meno, forse la metà del tempo. Abbiamo preso un albergo a Ballarò, una zona sporca come anche il resto della città. La verità è che ci aspettavamo una città diversa. Le guide sono fuorvianti, la descrivono come una città bellissima”, raccontano Emanuel Fortini e Valentina Zigatti, una coppia proveniente da Bergamo.
Per descrivere la città, secondo i turisti, i due aggettivi che più ricorrono sono due: bella e sporca. “Palermo è bella, ci sono venuta varie volte, ma non ci vivrei mai. Pensi che è piovuto per tre minuti, le strade si sono allagate e non era possibile attraversare. Ah, le auto passavano col rosso, per due volte ho rischiato di essere schiacciata – racconta Michela Becciu, una ragazza sarda -. Per il resto adoro i siciliani, l’accoglienza e il cibo. Questa città avrebbe bisogno di una bella ripulita”. Il parere dunque è diffuso. I cumuli di spazzatura rappresentano un problema estetico di non poco conto, insieme al traffico cittadino che la rende invivibile. Ma per fortuna esistono i palermitani, che con la loro cordialità e la buona cucina riescono a coccolare i i turisti, spesso delusi dalle problematiche della città, tra cui i mezzi di trasporto.
“Il calore, la cordialità e l’ospitalità delle persone di Palermo raramente si trovano altrove. Il tutto è incorniciato da un cibo prelibato, dal pesce fresco ai dolci, fino ai prodotti tipici – dice Federica Carbonin, una ragazza di Roma -. Due le note dolenti, l’immondizia e i mezzi di trasporto. Purtroppo nelle zone periferiche è frequente imbattersi in cumuli di immondizia abbandonati agli angoli delle strade. Con il caldo, il cattivo odore si espande diventando qualche cosa di insopportabile”. Ma nonostante tutto Palermo rimane nel cuore, soprattutto per la sua “stranezza”. “Mi ha colpito la bontà, l’ospitalità delle persone. E poi è una città strana, stranissima, direi controversa, dove decadenza e modernità si incontrano”. Ne parla così Cecilia Giannotta, una ragazza fiorentina, accompagnata dal suo amico Alessandro, proveniente da Cassino, anche lui colpito in positivo da questa città spesso “contrastante”.
C’è chi decide di tornarci più volte, perdonando difetti e problematiche che sono fin troppo noti a tutti gli abitanti della città. “A Palermo ci sono già venuto in passato e ogni volta ci torno volentieri. Mi piace soprattutto l’atmosfera. Forse c’è un po’ di sporcizia, ma credo che i difetti ci siano in qualsiasi città – racconta Davide Giannuzzi, romano, soddisfatto della sua ennesima vacanza in Sicilia -. Ero già venuto qui 12 anni fa e sinceramente non ho trovato alcuna differenza rispetto ad allora”.
“Palermo è un luogo che ti ricordi per tutta la vita, perché ha delle caratteristiche uniche. La gente è espansiva e cordiale, i prezzi sono nella norma e il cibo è a dir poco eccezionale – ammette sorridendo Annarita Pau, di Sassari -. Mi ha colpito il cibo da strada, sai in Sardegna è difficile vedere carretti che vendono pane con la milza. Mi rimarrà impresso tutto questo: un mix di calore e tanta, tantissima confusione”.
C’è anche chi Palermo la ama così, nella sua perfetta imperfezione. “Io qui mi trovo bene, anzi benissimo – dice Maurizio, della provincia di Lodi – Ho visitato città come Atene e Ibiza e ne sono rimasto deluso”. “Come dimenticare Mondello? Quei colori mi rimarranno per sempre dentro. Mi ha sconvolto tanto la confusione, la gente ammassata sulla spiaggia, ma d’altronde questa è una delle caratteristiche del luogo. Ci ritornerò sicuramente”, dice Sabrina Gargiulo, di Firenze.