Ciucci: "Il Ponte collegherà Palermo a Helsinki, dobbiamo rispettare i tempi"

Ciucci: “Il Ponte collegherà Palermo a Helsinki, dobbiamo rispettare i tempi”

Il direttore tecnico dell'Anas: "Previste delle opere che collegheranno le due sponde"
INFRASTUTTURE
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REGGIO CALABRIA – “È un ponte del Mediterraneo, una parte strategica, un completamento essenziale dell’itinerario che va da Helsinki fino a Palermo. Sappiamo che in questo itinerario ci sono tre interruzioni tra Danimarca, Germania e lo Stretto di Messina”. Lo ha detto il presidente della Società Stretto di Messina Spa Pietro Ciucci, intervenendo all’università Mediterranea, a Reggio Calabria, al forum “Il Ponte del Mediterraneo”.

“Le prime due opere sono in fase di realizzazione e anche il collegamento tra Danimarca e Germania – ha aggiunto Ciucci -, partito molto dopo l’avvio dei nostri dei nostri studi. Per questo è assolutamente necessario rispettare i tempi che ci siamo dati in modo da arrivare nel 2032 all’apertura del ponte”.

Anas: “Stiamo potenziando le infrastrutture”

All’evento presente anche il direttore tecnico dell’Anas Luca Bernardini che ha illustrato il programma delle opere che affiancheranno il ponte sullo Stretto. “Anas – ha detto – sta sviluppando un forte programma di potenziamento infrastrutturale sia in termini di manutenzione che di nuove opere, sia lato Calabria che lato Sicilia“.

Attorno al Ponte sono previste tutta una serie di opere che andranno collegate e integrate con le reti di Sicilia e Calabria e la portualità delle due sponde. Abbiamo parlato infatti – ha spiegato Bernardini – dei collegamenti con il porto di Gioia Tauro, quindi il gate nord e il gate sud e poi abbiamo parlato della statale 106 che viene ad assolvere, rispetto al ponte e rispetto all’A2 del Mediterraneo, anche un ruolo di protezione civile perché raddoppiamo il sistema viario longitudinale lungo la regione. Quindi avremo una doppia alternativa quando anche la statale 106 sarà portata a compimento”.

Ferro: “Abbiamo le capacità per realizzare il Ponte”

“Il motore dello sviluppo non si può fermare rispetto alla paura di affrontare il rischio delle infiltrazioni mafiose. Il rischio lo vogliamo affrontare, non ovviamente di dare soldi alla criminalità organizzata, ma finalmente di poter realizzare un’infrastruttura che renderà Calabria e Sicilia due Regioni importanti e conosciute nel mondo, dalla Cina al Giappone”. Lo ha detto la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.

“Dobbiamo abbandonare – ha aggiunto la Ferro – quell’idea di un Sud che vive di assistenzialismo. Io credo che da questo punto di vista sul tema della legalità realizzare una grande opera non potrà mai essere abbandonata rispetto alla presenza eventuale della mafia o della criminalità“.

“Sappiamo – ha continuato Ferro -, con grande chiarezza che abbiamo le capacità per realizzarlo, la volontà per volerlo fare, che metteremo in campo tutto ciò che serve per lo sviluppo del territorio, per la sostenibilità, la sicurezza, la trasparenza”.

“Dove c’è un’economia sana, dove c’è possibilità di lavoro, dove c’è l’opportunità per ciascuno di realizzare il proprio futuro, credo – ha concluso Wanda Ferro – che sia la miglior arma contro chi ritiene invece di dover rappresentare lo Stato al posto dello Stato”.

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