Coltraro: “Messina, la strada del mare | è un sogno che si può realizzare”

MESSINA – “Il protocollo d’intesa firmato a Messina per la via del mare, rappresenta una tappa storica per lo sviluppo socio-economico della città. La Regione farà la sua parte, trovando i 19 milioni a fronte dei 24 che serviranno a finanziare l’opera pubblica”. Lo ha detto il segretario della Commissione Attività produttive all’Ars, Giambattista Coltraro, che ha presenziato alla firma dell’accordo tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il commissario straordinario del Comune, Luigi Croce, il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone, il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco e l’amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani,Carlo De Vito. “Sono certo – dice Coltraro – che il governo Crocetta riuscirà a portare a compimento questo progetto, che, per un quarto di secolo è stato solo un sogno che non si è mai avverato per i messinesi. Nell’immediato si punta alla realizzazione di una strada che colleghi via don Blasco con viale Gazzi, il cui progetto esecutivo è già stato approvato ed è subito cantierabile. I soldi della Regione non basteranno per l’opera pubblica, ma c’è la disponibilità della Port Authority a coofinanziare la strada del mare con 5 milioni di euro. Occorre adesso accelerare i tempi per affidare la gara d’appalto – ha proseguito Coltraro – superando tutti quegli intoppi burocratici che negli ultimi decenni hanno provocato soltanto disastri in Sicilia”. Per il segretario della Commissione Attività produttive dell’Ars, per la via del mare c’è la disponibilità a collaborare da parte di Rfi ed Fs Sistemi Urbani. Le due società cederanno aree per tredicimila metri quadrati che consentiranno la realizzazione dell’arteria lunga quasi quattro chilometri. “La strada del mare – ha concluso Coltraro – in termini pratici significa liberare in buona parte la città dal traffico veicolare, dal traffico pesante, dall’inquinamento acustico e ambientale. E si tratta anche di un volano di sviluppo per l’imprenditoria, sempre più in ginocchio a causa della crisi”.