Scrive una dipendente: | "Adesso ritrovo la serenità" - Live Sicilia

Scrive una dipendente: | “Adesso ritrovo la serenità”

Daniela Accurso, tra i dipendenti oggetto del provvedimento del governo, scrive a Livesicilia: "Non mi sento un peso per la Regione, ma una onesta cittadina lavoratrice che ha visto lesi i suoi diritti e che grazie a questo comando ha ritrovato la serenità e la grinta di sempre".

Comandati, Lettera aperta
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A proposito dei comandati che ritornano a casa, mi preme precisare la mia storia umana e professionale, sottolineando di essere l’unica giornalista all’interno della Regione che prende uno stipendio come da contratto enti locali. Quando saranno pubblicati i bandi per i comandati mi auguro di potere concorrere ,ritenendo di essere in possesso di tutti i requisiti necessari a svolgere proprio alla Regione la mia attività di addetto stampa. In ogni caso mi rimetto alle decisioni del Presidente che certamente adotterà i provvedimenti che ritiene più opportuni.

Ci tengo,pero’, a precisare il mio stato d’animo di questi anni. Sono capo ufficio stampa della Provincia e a seguito di un contenzioso aperto con l’Amministrazione provinciale che, sulla scorta di una sentenza della Corte Costituzionale, non presa in considerazione dall’80 per cento delle Istituzioni siciliane, ha rescisso il contratto giornalistico. Da quel momento ho ricevuto solidarietà e attenzione da parte del sindacato dei giornalisti, dell’ordine, ma anche delle redazioni siciliane con le quali quotidianamente ho lavorato. Rai Tre si è occupata del mio caso che è divenuto ancora più eclatante quando la Provincia, lo scorso anno, deposita un ricorso, chiedendo la restituzione di una somma pari a 55 mila euro, differenza tra il mio salario di giornalista e funzionario direttivo, appellandosi ad una disposizione della corte dei Conti che ritengo non mi riguardi visto che percepivo, con contratto giornalistico uno stipendio di mille e 800 euro al mese. Anche in questo caso si sono mobilitati tutti…

E’ chiaro che in un clima così teso, non si può lavorare certamente con la tranquillità che il nostro mestiere richiede. Preciso che il danno economico e morale subito e il significativo esborso di somme per le spese legali che ancora oggi sono costretta ad affrontare non è da poco. Pertanto ho chiesto ed ottenuto un comando alla Regione per fuggire via da una situazione umiliante e mortificante. Adesso la decisione del presidente Crocetta. Anche se, a quanto pare, le Province verranno soppresse e secondo le sue dichiarazioni i dipendenti transiteranno ai Comuni e alla Regione. Ho sempre rifuggito da interviste sulla mia posizione. Ma desso che è venuto fuori anche il mio nome, tengo a precisare di non sentirmi un “peso” per la Regione. Mi sento, invece, una onesta cittadina lavoratrice che ha visto lesi i suoi diritti e grazie a questo comando ha ritrovato la serenità e la grinta di sempre, a fronte di una esperienza , a mio avviso, costellata da ingiustizie e soprusi.

Daniela Accurso


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