“Diedi dei soldi a Galati, circa 1.500 o 2.000 euro, ma servivano per attacchinaggio e volantinaggio per la campagna elettorale. Non ci fu nessuna compravendita di voti”. Lo ha detto Antonello Antinoro, eurodeputato ex assessore regionale dell’Udc, accusato di voto di scambio. Davanti alla seconda sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Fabrizio La Cascia, il deputato si è difeso rispondendo alle domande del pm Gaetano Paci.
Antinoro ha ripercorso i primi mesi del 2008. “Prima delle dimissioni, per altro improvvise, di Cuffaro – ha detto – non ci fu nessuna riunione elettorale. Non ce ne era alcun bisogno, del resto. Dopo, verso marzo, il medico Domenico Galati, che conosco da anni, mi organizzò un incontro con alcuni suoi pazienti nel suo studio, ma io arrivai in ritardo ed erano rimaste solo poche persone quindi posticipammo tutto di circa una settimana. In questo caso ci vedemmo nelle sede di un sindacato dei medici. Parlammo di caccia, della riserva di Monte Pellegrino e di un marciapiede rotto vicino a una scuola e poi me ne andai”. In un secondo incontro, sempre al sindacato, “Galati mi chiese un contributo – ha ricordato Antinoro – per darmi una mano in campagna elettorale. Era un rimborso spese per attacchinaggio e volantinaggio. Si trattava di piccole cifre che diedi a lui come ad altre persone che si occuparono di queste attività”. I soldi, come ha detto l’ex assessore, furono consegnati a Galati dall’autista di Antinoro che li aveva avuti dalla segretaria.
“Il denaro fu dato in contanti – ha detto – perché erano piccole cifre. Non c’é una rendicontazione per queste spese spicciole in campagna elettorale”. Il processo è stato rinviato al 5 maggio per sentire otto testi della difesa.
La precisazione di Antinoro
“Solo ai fini della corretta ricostruzione da me narrata oggi, peraltro riconfermando ciò che ho dichiarato il 14 maggio del 2009 ai signori pubblici ministeri, il secondo incontro avvenne anch’esso nello studio del mio collega, dott. Galati. Il terzo incontro ebbe luogo presso la sede di un sindacato medico dove si parlò con alcuni colleghi presenti esclusivamente di temi legati alla sanità e null’altro”. Lo dichiara l’eurodeputato siciliano Antonello Antinoro, a precisazione delle notizie apparse oggi sulla stampa, in una nota.