Comunali 2023, controllo popolare antimafia: "Vigileremo" - Live Sicilia

Comunali 2023, controllo popolare antimafia: “Vigileremo”

I volontari sono attivi da oggi e contribuiranno, fino alla chiusura dei seggi, a denunciare ogni atto illegale di cui venissero a conoscenza.
VERSO LE AMMINISTRATIVE
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“L’esperienza del Controllo Popolare Antimafia sulle elezioni dello scorso settembre ha confermato la fondatezza delle nostre preoccupazioni sul condizionamento illegale del voto. Oggi ci troviamo qui a ripetere quell’esperienza, sempre più convinti che sia necessaria”

Stamattina in piazza Università c’erano i rappresentanti di Arci, CGIL, I Siciliani giovani, Rete degli Studenti Medi, dell’associazione “Antimafia e Legalità”, in collaborazione con CittàInsieme, a spiegare come si svolgerà l’impegno di controllo in occasione delle imminenti elezioni amministrative. Ma anche per invitare singoli cittadini e associazioni a unirsi a loro.

I volontari saranno attivi da oggi, in semplice veste di cittadine e cittadini, e contribuiranno fino alla chiusura dei seggi a denunciare ogni atto illegale e a contribuire a che le elezioni si svolgano nella massima trasparenza.

Spiegano Dario Pruiti, presidente Arci Catania, Dario Gulisano, Cgil Catania, Giovanni Caruso, presidente I Siciliani giovani, Luigi Nicolosi, Rete degli studenti medi, Enzo Guarnera, Antimafia e Legalità:

Non vogliamo e non possiamo sostituirci alle forze dell’Ordine; semplicemente vogliamo fare la nostra parte di cittadini, che credono nella democrazia e non chiudono gli occhi di fronte ad atti illeciti e al malaffare. Pensiamo che corruzione elettorale, clientelismo e condizionamento mafioso del voto debbano essere segnalati da ognuna e ognuno di noi. Si tratta di quello stesso sistema di potere mafioso che continua a compromettere il benessere e lo sviluppo della nostra città. Il sistema è lo stesso da decenni: approfittare della debolezza economica o di altre fragilità altrui, e fare i propri interessi. Se non addirittura quelli di persone vicine o interne alla criminalità organizzata”.

Dalle buste della spesa ai Caf

Il gruppo conferma che in occasione delle elezioni dello scorso settembre fu segnalata “la distribuzione di alcuni pacchi spesa all’interno di alcuni condomini nella periferia della città di Catania; una vecchia pratica di voti di scambio, spesso difficile da provare ai fini della denuncia“.

“Sappiamo che i CAF e i patronati continueranno ad essere il centro della campagna elettorale per molti candidati. Alcuni CAF e Patronati sono stati inaugurati dagli stessi candidati nel pieno svolgimento della campagna elettorale. Le pagine social dei CAF sono utilizzate per la propaganda dei candidati e sembra essere pratica comune l’utilizzo degli elenchi degli utenti al fine di proporre il nome del candidato da votare e per invitare a iniziative elettorali”.

C’e purtroppo da aspettarsi anche la pratica di spargimento sull’asfalto di migliaia di fac-simile, gettati a terra da galoppini dei candidati. “Una pratica riprovevole – concludono le associazioni del Controllo popolare antimafia- e che aggiunge al danno etico anche quello ambientale. Serve anche a ricordare agli elettori, fin davanti ai seggi, in alcuni casi anche dentro le scuole, della presenza del candidato da votare”.

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