Comunali, scontro sul contratto| Niente servizi sabato e domenica - Live Sicilia

Comunali, scontro sul contratto| Niente servizi sabato e domenica

Stallo sulla trattativa, arriva lo stop dal primo gennaio. Sindacati furiosi.

PALERMO – Stop ai turni di sabato e domenica, blocco delle indennità di rischio, maneggio valori, reperibilità e disagio con conseguenze sui servizi della Polizia municipale, ma anche su protezione civile, musei e impianti sportivi. Lo stallo delle trattative tra il comune di Palermo e le organizzazioni sindacali sul contratto decentrato dei dipendenti di Palazzo delle Aquile rischia di provocare il blocco di attività e servizi, a partire proprio dal primo gennaio 2019. Il dialogo tra le parti si è arenato sul Fondo risorse decentrate 2018, passato da 20 a 17 milioni in seguito a un parere dei Revisori dei conti: decisione che ha portato al muro contro muro con i sindacati.

La conseguenza, come spiega in una nota il settore Risorse umane, è che dal primo gennaio potranno essere garantiti solo alcuni istituti finanziati con fondi certi come indennità di comparto, progressioni orizzontali, indennità di direzione e staff. Tutto quello che invece viene pagato con la contrattazione decentrata, sino all’accordo e quindi alla firma, viene invece fermato. Una disposizione che ha mandato su tutte le furie i sindacati, che annunciano disagi già per il concertone di Capodanno quando saranno all’opera vigili e operatori della protezione civile.

“Un’assurda penalizzazione dei cittadini – dicono in una nota Csa, Cgil e Uil – perché si mettono a rischio servizi già previsti, primo tra tutti il concerto di Capodanno. A seguire non potranno più essere garantiti i servizi in turnazione come la Polizia municipale, la protezione civile, i cimiteri, le scuole, tutti servizi che i cittadini pagano e non potranno avere. La trattativa si è arenata su una interpretazione di organi terzi che dichiarano di non avere competenza sull’argomento ma che esprimono congetture personali, che di fatto hanno bloccato un percorso già avviato e che non presentava ostacoli di sorta. La situazione, oltre a essere surreale, crea certamente gravi disservizi ai cittadini. Oggi l’amministrazione crea disagio e scompiglio poiché, di fatto, viene impedito ai dirigenti l’utilizzo di istituti contrattuali indispensabili a garantire le attività della macchina comunale; gli stessi dirigenti dovranno con immediatezza attenersi alla nota a firma del dirigente del settore Risorse Umane e non predisporre ordini di servizio per i quali il lavoratore non potrà essere remunerato. È di tutta evidenza che, anche in presenza di ordini di servizio già predisposti, i dirigenti dovranno specificare con quali risorse e istituti contrattuali intendono pagare le prestazioni rese dai lavoratori, pena risponderne personalmente e direttamente di tasca propria a prestazione resa”.

“I vertici del Comune di Palermo hanno deciso di danneggiare i lavoratori e i cittadini che meritano servizi efficienti – dice la Cisl Fp Palermo Trapani – A partire da gennaio potrebbero fermarsi tutti i principali servizi, dalla Polizia locale agli impianti sportivi e all’anagrafe. Questo stato di cose è determinato dalla mancata sottoscrizione di un accordo integrativo che, così come proposto dal management comunale, avrebbe determinato disagi ai lavoratori e ai cittadini. La vicenda va affrontata con lo stesso senso di responsabilità che stanno dimostrando i lavoratori”.

“Il 2019 si apre con una vera e propria mannaia per tutti i palermitani – dice Sabrina Figuccia, consigliere comunale Udc – Dal primo gennaio 2019 infatti i dipendenti comunali non saranno più in grado di erogare moltissimi servizi ai cittadini, perché potranno essere garantiti soltanto gli istituti con trattamenti fissi e finanziati con risorse stabili. Chi svolgerà le attività di controllo e si occuperà di garantire la sicurezza in città già a partire dalla mezzanotte? In una città sempre più allo sbando, ci troviamo di fronte a un vero e proprio collasso di tutti i servizi pubblici. E se fino ad ora l’allarme rosso era stato per le aziende partecipate, adesso il profondo rosso è arrivato anche per le casse comunali”.

Ma dal Comune arrivano le rassicurazioni. “La mancata sottoscrizione, entro il 31 dicembre, dell’accordo “ponte” ha comportato, nel rispetto delle prerogative anche delle organizzazioni sindacali, la necessità di limitare l’utilizzo di risorse contrattuali decentrate non concordate – dice il Segretario generale Antonio Le Donne – Al contempo, però, alcuni servizi essenziali e funzioni obbligatorie per la collettività devono essere mantenuti ed erogati. Ne consegue la indifferibilità e l’urgenza di utilizzare una porzione, peraltro limitatissima, delle risorse contrattuali decentrate per impedire la sospensione di prestazioni essenziali, o comunque doverose, nei primi giorni del nuovo anno”. In pratica sono salvi gli straordinari e i dirigenti potranno autorizzare i servizi il primo e il 2 gennaio, quando verrà convocato un incontro sindacale per l’8 gennaio alle 15. Mercoledì arriveranno inoltre nuove indicazioni per il periodo dal 3 all’8 gennaio.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI