PALERMO – Tiziana Di Pasquale lascia la corsa delle ‘comunarie’ per l’individuazione del candidato sindaco del Movimento cinque stelle a Palermo. Lo ha annunciato la stessa candidata, di professione ingegnere, con un post sul blog ‘Rosalio.it’, in cui spiega i motivi che stanno alla base della decisione di “non proseguire in questa competizione”. Di Pasquale, dunque, non salirà questa sera sul palco della Sala De Seta, ai Cantieri culturali della Zisa, per la ‘graticola’, il confronto pubblico tra gli aspiranti candidati usciti vincitori dal primo turno delle ‘comunarie’. Non ci sarà neanche il poliziotto Igor Gelarda: la legge gli impone di non partecipare a manifestazioni politiche prima di aver chiesto l’aspettativa. Gelarda sarà comunque in campo per il secondo turno delle ‘comunarie’. “Oggi, in questo elenco, leggo nomi di chi ha alimentato fronti dell’uno contro l’altro e questo non può certo rappresentarmi”, è un passaggio del post in cui aggiunge: “Palermo e il suo gruppo di attivisti hanno bisogno di rinascere e di ripartire da zero”.
“Da luglio 2006 avrei preferito un altro cammino per le amministrative palermitane, ho votato in assemblea affinché si facesse un percorso prima sul programma e dopo si sarebbe giunti alla scelta dei candidati tramite una selezione interna”, dice Di Pasquale che poi aggiunge: “La via era semplice, ma la strada da seguire è stata complicata da più parti”. Dopo aver parlato di “errori politici e di comunicazione compiuti” e che “dipendono da tanti”, Di Pasquale aggiunge: “Oggi la scelta più facile sarebbe competere fino alla fine, ma significherebbe ‘tradire’ chi ha riposto in me quella fiducia necessaria per garantire un percorso sano del Movimento 5 stelle a Palermo”.
Nel post anche il riferimento al rischio di una deriva “partitica” del Movimento a Palermo. “Questa sorta di ‘forma partitica del 5 stelle’ tende a disgregare e a dividere – dice Di Pasquale – chi ha sempre lavorato per le idee e non per la visibilità”. Spazio anche al ricordo della riunione del 5 gennaio all’Ars per l’organizzazione della ‘graticola’. Al tavolo c’era anche il leader dei pentastellati in Sicilia Giancarlo Cancelleri: “Ci ha invitato a ragionare come squadra, a prescindere da chi sarà il sindaco scelto”, dice. Parole che “hanno sciolto ogni indugio e perplessità – sostiene Di Pasquale – che ho avuto in questi mesi di comunarie, sotterfugi, scorrettezze o semplici incoerenze”. Poi il giudizio sul primo turno delle ‘comunarie’, da cui sono venuti fuori 37 nomi per il consiglio comunale votati da 524 attivisti: secondo Di Pasquale non c’è stato “l’ampio consenso di partecipazione che meriterebbe una competizione importante come questa”. E infine la domanda: “Siamo siicuri che alcuni non stiano soltanto cercando di cavalcare l’onda positiva del Movimento alla ricerca di una poltrona?”.