PALERMO – “Rivolgo la mia gratitudine ai consiglieri di maggioranza che oggi sono presenti e anche ai consiglieri di opposizione, ai quali rivolgo un saluto da remoto, visto che hanno scelto di disertare questa occasione di confronto opponendo considerazioni e rilievi che certamente non sono di esclusiva pertinenza del consiglio comunale ma attengono a competenze e responsabilità condivise tra livello regionale e nazionale, ai quali mi sono subito rivolto in occasione dell’ultimo tragico episodio che ha interessato questa città”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, risponde alle opposizioni che hanno scelto di disertare la seduta di consiglio convocata in occasione della relazione annuale del primo cittadino.
“Sottovalutiamo i problemi? Bugia franca”
“Avrei trovato molto più opportuna questa occasione, nella quale chiaramente non si mancherà di fare un riferimento al livello della sicurezza in città, per un confronto – ha detto Lagalla -. È una bugia franca quella secondo la quale chi vi parla abbia mai potuto sottostimare o sottovalutare i problemi e i rischi”.
“Ci siamo adoperati per rafforzare l’organico della polizia municipale, cosa alla quale si sta lavorando compatibilmente con quegli spazi di assumibilità che sono legati anche a preventivi adempimenti di questo stesso consiglio comunale, quali il bilancio consolidato, e ci atteniamo a quanto disposto dal governo nazionale in materia di rafforzamento degli organici delle altre forze di polizia”.
“Non sottostimiamo nulla”
“Da parte nostra – ha continuato il sindaco Lagalla – stiamo proseguendo con il montaggio delle ulteriori 225 telecamere di sorveglianza e vorrei sommessamente ricordare come questo sistema di televigilanza della città abbia sempre assicurato alla giustizia tutti i responsabili di qualunque reato essi si fossero macchiati. Nessuno sottostima nulla, ma tutti operiamo e lavoriamo nel segno della concretezza e della sostenibilità delle azioni che siamo chiamati a svolgere nell’interesse della città”.
“L’opposizione fugge dal dialogo”
“Mi dispiace per questa occasione di confronto che viene a mancare, ma certamente non viene a mancare né per causa di questa giunta né a causa di questa maggioranza che la stessa giunta sostiene – ha aggiunto il primo cittadino – . Sono sempre ben lieto di aderire agli inviti che mi rivolge il presidente del consiglio comunale perché, ricordo sommessamente a me stesso, che il sindaco non fa parte del consiglio comunale ma è invitato alle sedute, ed io sono solito accettare gli inviti”.
“Mi sembra molto strano che nella occasione in cui il dibattito sull’attività svolta negli ultimi due semestri dovrebbe costituire oggetto di franco confronto ci si sottragga al confronto e al dialogo. È una posizione che mi sento di stigmatizzare. Dalle opposizioni non arriva mai una proposta che potrebbe trovare, proprio nel confronto, un idoneo momento anche di integrazione delle loro proposte con quelle della maggioranza, ma si finisce sempre e soltanto per gettare discredito e talvolta anche per determinare con comportamenti irresponsabili un gravame di rischio sui componenti della giunta che francamente mi sembra stia al di fuori della ordinaria e migliore prassi della buona politica”.
La solidarietà a Ferrandelli
“Esprimo, a nome di tutti, la mia confermata solidarietà all’assessore Ferrandelli, – ha proseguito il primo cittadino – che è stato oggetto di un atto intimidatorio che francamente tradisce il persistere in questa città di una mentalità arrogante e mafiosa che deve essere assolutamente combattuta e credo che questa maggioranza la stia combattendo sia coi fatti e con le delibere che adotta sia con le azioni che vengono poi pragmaticamente portate avanti”.
Il contrasto alla mafia
Durante il suo discorso il sindaco si è soffermato anche sulle azioni di contrasto alla mafia messe in campo dalla sua giunta. “Credo che nessuno in questi anni – ha detto – avesse mai abbattuto manufatti realizzati per mano di imprese mafiose e ad uso dei mafiosi come è avvenuto al cimitero dei rotoli, che nessuno avesse mai messo mano a una contorta e nebulosa vicenda che riguarda le assegnazioni delle unità immobiliari di residenza pubblica, o all’abusivismo esistente in impianti e strutture sportive che erano considerate ed erano realmente riferibili o riconducibili a detenzione da parte di gruppi mafiosi”.
“Noi lo abbiamo fatto e continueremo a farlo con senso di responsabilità e rispetto verso questa città. Ridurre tutto ad attacchi continui, anche personali sui media, basati solo sulla critica, credo che non faccia bene alla politica e soprattutto non faccia bene alla città”.
“Ci ripresenteremo agli elettori”
“Sono più che convinto che questa maggioranza saprà ripresentarsi agli elettori con la forza delle cose realizzate e con la dimostrazione di una volontà di proseguire il governo di una città che aspettava da anni di fare delle cose che oggi si è cominciati a fare”.
“Mi fa veramente ridere quando si ci si lamenta delle cose ancora non fatte. Se ci sono state lasciate mille cose da fare e noi ne abbiamo fatto 100 o 200 è inevitabile che ne restino ancora 800 o 900. Così è troppo facile. È un gioco che ormai i cittadini intelligenti e intuitivi hanno compreso”.
Le opposizioni: “Nostre richieste inascoltate”
La risposta del primo cittadino, dopo la scelta delle forze di opposizione in consiglio comunale, di non partecipare alla seduta. L’hanno annunciata nel corso di una conferenza stampa last minute. Tra le accuse mosse contro il sindaco, quella di non avere ascoltato le istanze da loro presentate sulla sicurezza, le zone rosse ritenute poco utili e, più in generale, la mancanza di confronto con il consiglio comunale dopo l’ennesimo episodio di violenza, l’omicidio di Paolo Taormina, che ha scosso Palermo circa due settimane fa.
“Nessun confronto”
“Le nostre richieste sulla sicurezza sono rimaste inascoltate – hanno spiegato -. Non servono le zone rosse, ma ripristinare l’organico delle forze dell’ordine affinché possano essere sufficienti al controllo della città. Sono tantissime le misure ordinarie che può mettere in campo, eppure non vengono fatte. E’ inaccettabile che il primo cittadino non abbia neanche sentito il bisogno di confrontarsi con il consiglio comunale subito dopo l’omicidio avvenuto in Champagneria”.
Di Gangi: “La sicurezza è priorità”
“Per noi la sicurezza non è un tema da trattare dopo l’ordinaria amministrazione. È una priorità, e non possiamo accettare che oggi il sindaco sia venuto in aula per parlare della relazione annuale senza prima affrontare con il Consiglio comunale la paura, perché va chiamata così, che attraversa la nostra città”, specifica Mariangela Di Gangi.
“Da tre anni chiediamo interventi di prevenzione. Certamente non risolutivi, ma importanti. Lo abbiamo fatto già dopo l’omicidio di via Calvi, e abbiamo messo nero su bianco proposte concrete su ciò che il Comune può fare da subito, anche dopo i fatti di Monreale”.
Fratelli d’Italia: “Si continua a lavorare per una città più vivibile”
“Abbiamo ascoltato con attenzione la relazione del sindaco Lagalla, che ha illustrato i risultati già raggiunti dall’amministrazione e quelli in via di realizzazione. In questi anni si è lavorato con impegno su diversi fronti: dal verde cittadino alle politiche giovanili, dalla cultura alla riqualificazione urbana e tanto altro ancora. Dispiace che le opposizioni abbiano scelto di non partecipare alla seduta, perché avrebbero potuto ascoltare ciò che di positivo è stato fatto per la città, preferendo invece continuare con sterili polemiche”. Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo e i consiglieri Tiziana D’Alessandro, Francesco Scarpinato, Teresa Leto, Germana Canzoneri e Antonio Rini.
“Già da domani – proseguono – l’amministrazione comunale e la maggioranza tutta saranno nuovamente al lavoro per avviare nuove iniziative a favore di Palermo e dei cittadini, come abbiamo fatto in questi tre anni. All’opposizione ricordiamo che abbiamo ereditato una città allo sbando: senza bilanci approvati da anni, con strade prive di manutenzione e con gravi criticità nei cimiteri, dove i nostri cari non potevano avere una degna sepoltura”.
“Ci auguriamo – concludono i consiglieri – che in questa ultima parte della prima amministrazione Lagalla si possa lavorare insieme all’opposizione per il bene della città e approvare tutte quelle opere che la cittadinanza attende da anni”.

