Comune, sindacati in agitazione| "Da Orlando solo offese" - Live Sicilia

Comune, sindacati in agitazione| “Da Orlando solo offese”

Cgil, Cisl, Uil e Csa tuonano contro il Professore.

PALERMO – “Le dichiarazioni del sindaco Leoluca Orlando sulle questioni legate alla vertenza dei dipendenti comunali sono un’offesa ai 6.000 dipendenti che giornalmente garantiscono i servizi essenziali della quinta città d’Italia”. L’attacco al Professore è firmato dai sindacati del comune di Palermo, che insorgono dopo l’annuncio della proroga fino a settembre di alcune voci contrattuali come il fondo per la progressione orizzontale, le indennità di staff, quelle di comparto, performance, turni dei vigili, reperibilità, rischio e disagio.

“Il contratto decentrato dei dipendenti del Comune di Palermo non è in dodicesimi, come il bilancio, ma in annualità – dicono Csa, Cgil, Cisl e Uil – L’ultimo accordo firmato tra le parti è quello del 2016 e, come stabilisce la legge, produce effetti fino a nuovo contratto. Non si possono accettare determinazioni unilaterali dell’Amministrazione comunale che non hanno alcun riferimento nè alle leggi, nè ai contratti e che sanno di slogan. E’ opportuno evidenziare che la vertenza del Comune di Palermo, iniziata nel mese di giugno con la proclamazione dello stato di agitazione, si inasprisce a causa dell’intervento della dirigenza su atti amministrativi in assenza di linee guida politiche, con chiara evidenza che si sfugge al confronto con le organizzazioni sindacali e le Rsu, continuando a produrre atti unilaterali non condivisi”.

“L’assenza dell’organismo politico in questi ultimi sei anni sui temi dei dipendenti del Comune di Palermo è palese e ha determinato lo stato di fatto che mette i lavoratori e i sindacati con le spalle al muro – aggiungono le organizzazioni – I sindacati chiedono di incontrare il sindaco da oltre sei mesi, proprio a seguito della notifica dell’avvenuta ispezione del Mef, per cercare responsabilmente di mettere in atto azioni condivise, a garanzia dei servizi e dei lavoratori, ma ad oggi abbiamo raccolto solo dichiarazioni sui media e atti amministrativi incomprensibili. L’incontro tra la politica ed i lavoratori non è più rimandabile al mese di settembre, è urgente, serve un confronto vero, i lavoratori non possono stare senza certezze dal primo ottobre in poi. Alla luce dei fatti e delle ultime esternazioni, riteniamo che i lavoratori abbiano cercato tutte le strade per ricomporre la vertenza in maniera responsabile al fine di non creare disagi alla città. Non possiamo vivere nell’incertezza,i lavoratori hanno fatto tutto quello che potevano per evitare disagi e conflitti, tutte le eventuali conseguenze causate dall’inasprimento della vertenza sono da addebitare all’Amministrazione comunale palermitana che non potrà scaricare responsabilità su nessuno, se non su se stessa e sulla sua plateale assenza. In ultimo, preso atto delle azioni dell’Amministrazione, i lavoratori non accetteranno richiami a “gesti di responsabilità” che non siano successivi ad atti concreti dell’Amministrazione nei loro confronti”.


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