“Palermo non è un laboratorio politico, ma una città che ha bisogno di essere risanata e rilanciata. A questo scopo condividiamo con Massimo Costa, sin dal primo momento, l’idea di un nuovo metodo di governo del capoluogo siciliano”. Lo afferma in una nota il presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore siciliano del partito, Gianpiero D’Alia.
“Prendiamo atto con piacere che in questa città martoriata si stanno scomponendo vecchie e dannose alleanze di centrodestra e di centrosinistra, che hanno prodotto guasti che sono sotto gli occhi di tutti. L’iniziativa politica dell’Udc – spiega D’Alia – ha il solo scopo di costruire un patto civico per la città che veda la convergenza di movimenti politici e territoriali diversi, per mettere da parte le distruttive logiche dell’appartenenza e per affrontare uniti le emergenze economiche e sociali di una città abbandonata”.
“Su questo cammino difficile e complesso – osserva D’Alia – abbiamo trovato l’adesione di partiti che hanno coraggiosamente deciso di rottamare la loro precedente alleanza politica e l’abbandono di altre forze che hanno ceduto alla logica dell’appartenenza pur avendo condiviso con noi fin dall’inizio la proposta e l’iniziativa di Massimo Costa”.
“Ci dispiace. Rispettiamo la loro scelta anche se non la comprendiamo. Continuiamo a lavorare su questo percorso, sperando di trovare altre adesioni anche sul fronte del centrosinistra che si è profondamente diviso alle primarie. Noi dell’Udc siamo fiduciosi sulla possibilità di far crescere i consensi attorno alla nostra candidatura, e confidiamo che anche il Partito democratico e pezzi importanti del centrosinistra dimostrino lo stesso senso di responsabilità fin qui dimostrato, oltre che dal nostro partito, anche da Grande sud e dal Popolo delle libertà. Tutto ciò per il bene di Palermo e della Sicilia”.